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Calcio e Finanza

·3 maggio 2021

Ora la Lazio pensa allo stadio a Tor di Valle

Immagine dell'articolo:Ora la Lazio pensa allo stadio a Tor di Valle

Radovan Vitek ha messo definitivamente le radici in Italia. L’imprenditore da 4,9 miliardi di dollari di patrimonio personale (dati Forbes) – racconta L’Espresso in un lungo articolo – ha fatto partire una campagna acquisti da fare impallidire i migliori club calcistici.

Roma dal punto di vista immobiliare è oggi un panorama di macerie, di esposizioni con le banche, di imprenditori sull’orlo del fallimento, di concessioni edilizie ferme per mancanza di liquidità. Chi ha i soldi, come Vitek appunto, porta a termine ottimi affari.


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Così Cpi property group (Cpipg) di Vitek, con sede in Lussemburgo, ha preso il centro Hibiscus di Alessandra Armellini al Laurentino (28 mila metri quadrati), ha chiuso con Lamaro-Toti sull’ex sede dell’Alitalia alla Magliana, ha appena comprato la Galotti di Luigi Marchesini con la città parco di Torrenova e l’area EverEst a Lambrate a Milano, che da sola vale 350 milioni di euro in termini di sviluppo immobiliare.

L’altro obiettivo è il settore turistico alberghiero dell’Italia del sud, soprattutto in Campania, Sicilia e Puglia. Vitek ha già investito in Salento nel Relais del Cardinale (10 milioni di euro nel 2019) e da Alessandro Vadagnini ha comprato il resort Acaya golf club a Lecce, che sarà raddoppiato e affidato alla gestione di Radisson. A Bari è nel mirino il gruppo Matarrese, mentre Napoli interessa per il centro direzionale e per il rilancio dell’area di Bagnoli.

Ma soprattutto il gruppo Parsitalia di Parnasi, e relativi debiti con Unicredit. Vitek ha rilevato tutto da concordati e fallimenti, compresa la sua prossima abitazione in zona Pantheon. Tra i vari beni, il più noto al grande pubblico è l’ex ippodromo di Tor di Valle ceduto dalla Sias di Gaetano Papalia all’Eurnova di Parnasi e scelto come area del nuovo stadio della Roma.

Dopo anni di vicissitudini la situazione è in stallo. La Roma di Dan Friedkin non vuole più costruire lì. A metà maggio si terrà la prima udienza di un processo civile intentato dalla Sias per revocare il passaggio di proprietà a Eurnova con il probabile effetto di bloccare l’area per altri anni. Dopo avere invano proposto alla Roma uno scambio fra il terreno e azioni della società giallorossa, ora l’imprenditore moravo deve scegliere se fare causa al club.

Non solo. L’Espresso parla anche di una possibilità che avrebbe del clamoroso: offrire l’area a Claudio Lotito per il nuovo stadio Lazio, che difficilmente vedrà la luce nell’area scelta dal presidente biancoceleste sui terreni di famiglia in val Tiberina, una zona vincolata e con collegamenti pubblici quasi inesistenti rispetto a Tor di Valle.

L’altra possibilità – aggiunge il settimanale – è riportare l’ippodromo alla sua vocazione e costruire un impianto multifunzionale (trotto, galoppo, equitazione) in modo da liberare l’area comunale di Capannelle. Per Vitek i cavalli sono un affare di famiglia. Alla fine del 2017 ha regalato alla seconda moglie Marie il tracciato ippico di Praga per 10 milioni ed è proprietario di un allevamento di razze equine in Moravia.

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