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·26 giugno 2024

On This Day | Il primo giorno di Carlos Tevez alla Juventus

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Undici anni fa, sempre il 26 giugno ma del 2013, fu la giornata decisamente diversa dal solito in casa bianconera, dopo che la conquista del secondo Scudetto in fila aveva spinto la dirigenza della Juventus ad andare alla ricerca di un nuovo giocatore su cui puntare - un talento per dare ancora più forza e spinta al reparto offensivo.

Il mantra di quelle settimane era: «L’attacco va rivoluzionato». La Juventus, che puntava diventare ancora più grande, oltre che a confermarsi in Italia, andava a caccia di talenti di spessore. Per questo, quando venne fuori il nome di Carlos Tevez, ben prima che la trattativa fosse chiusa ci si rese conto che era lui l’uomo giusto (nonostante sui giornali si inseguissero tante altre suggestioni, che tuttavia non rispettavano in nessun caso il profilo che i bianconeri volevano riuscire a mettere sotto contratto).


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Portare Tevez a Torino però, non fu impresa semplice, ma il risultato di una trattativa andata avanti per mesi.

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UNA TRATTATIVA ANDATA AVANTI PER SEI MESI

Tevez in quel 2013 aveva l’Italia e la Serie A nel mirino, ma non era ben chiaro quale potesse essere il suo punto d’approdo. L’Apache in Inghilterra non voleva più rimanere e dopo sette stagioni aveva voglia di rimettersi in gioco e provare una nuova esperienza - anche perché al Manchester City i rapporti si erano completamente raffreddati: «Spero che Tevez possa chiudere con una squadra in questa settimana. Non gioca da 3 mesi, è giusto che torni a farlo». Queste le parole di Roberto Mancini, all’epoca allenatore del City, che diedero ufficialmente il via alla trattativa - cominciata a gennaio e arrivata a giugno.

E se Milan e Inter provarono più volte a metterlo sotto contratto ma tentennando troppo in inverno, la Juventus invece aspettò l’estate affondando poi il colpo nel modo giusto. Dopo i primi contatti a maggio, bastarono poi pochi giorni per trovare l’intesa con il giocatore e soprattutto con il Manchester City, regalando al popolo bianconero un acquisto atteso e di grandissimo talento.

UNA GIORNATA DA INCORNICIARE, CON LA 10 DI DEL PIERO

E poi il 26 giugno 2013, il grande giorno: lo sbarco in Italia, l’arrivo a Torino con un vero e proprio bagno di folla, che nonostante il caldo continuava ad assieparsi davanti la sede bianconera, intonando il coro: «Carlitos Tevez lalalalalala Carlitos Tevez!». Fino a quando, alle 19.07 (stando a quanto riportato dai giornali di quei giorni), dalla finestra che affacciava su corso Galileo Ferraris spuntò l’Apache: capelli pettinati di tutto punto, jeans, camicia celeste portata fuori dai pantaloni e giacca color sabbia. Carlitos portava con sé la nuova maglia, un vessillo riportante il numero che gli è stato assegnato: il 10, quello che era stato di Del Piero fino al maggio 2012. Un momento spartiacque, l'inizio di una grande storia resa indimenticabile non solo da quell’ovazione, ma soprattutto dalle gioie che Tevez ci ha regalato nei mesi successivi vetendo la maglia della Juventus.

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