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Marco Alessandri·15 marzo 2024
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Marco Alessandri·15 marzo 2024
Partite pazze, come spesso Europa e Conference League hanno abituato. Dopo l’incredibile 3-2 del Bayer Leverkusen contro il Qarabag, con i tedeschi che hanno rischiato di uscire clamorosamente perdendo in casa, salvo poi rimontare due gol nel recupero con la doppietta dell’ex Roma Patrick Schick, da segnalare anche il passaggio del turno dell’Olympiacos in Conference.
Un traguardo che non sembra nulla di eccezionale considerato che l’avversario fosse il Maccabi Tel Aviv, ma che acquista importanza se si analizzano i due risultati. All’andata giocata ad Atene, infatti, i greci erano riusciti a perdere con un passivo pesantissimo, subendo ben quattro gol (tra cui quelli dell’ex Palermo Zahavi e dell’ex Venezia Dor Peretz).
Un ko che aveva fatto malissimo alla squadra guidata dallo spagnolo Mendilibar, che già in patria non sta vivendo una stagione esaltante. Con la netta sconfitta subita allo stadio Georgios Karaiskakis, i biancorossi avevano ben più di un piede e mezzo fuori dall’Europa.
Normale, dunque, che una rimonta fosse fuori discussione, soprattutto considerando il fatto che ieri si giocasse in trasferta (anche se in Serbia vista l’impossibilità di farlo in Israele). Quello che è accaduto, allora, è destinato a entrare nei libri della competizione, oltre che in quelli dell’Olympiacos.
I greci sono infatti riusciti in una remuntada da applausi, segnando subito tre gol nel primo tempo e pareggiando i conti con l’andata nella ripresa. Bellissimo uno dei due gol di El Kaabi, una semi rovesciata che si fa guardare per ore e ore.
Ai supplementari, poi, ci ha pensato una vecchia conoscenza della Serie A a portare la qualificazione al Pireo.
L’ex Fiorentina e Inter, Stevan Jovetic, ha segnato il gol del 5 a 1, prima che El Arabi chiudesse i conti con la sesta marcatura. Per Jovetic una rete che sa di liberazione: il montenegrino, infatti, non segnava un gol in Europa da addirittura 14 anni.
L’ultima volta che il 34enne era riuscito a trovare la rete correva l’anno 2010, in una partita che a Firenze non dimenticheranno mai, quel 3-2 al Bayern Monaco che permise all’allora squadra di Prandelli solamente di sfiorare l’impresa contro i tedeschi, che poi andarono fino in finale dove incontrarono l’Inter di Mourinho.
Una vita fa, verrebbe da dire. Bel momento per ritrovare la gioia del gol e spedire l’Olympiacos tra le migliori otto della Conference League, proprio come la Fiorentina. Giusto, quindi, che il popolo biancorosso abbia voluto accogliere il ritorno dei suoi idoli in grande stile, festeggiando fino a tarda notte.
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