Calcio e Finanza
·6 dicembre 2024
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Non solo l’ex stella del Milan Andriy Shevchenko, tra i premiati con l’Ambrogino d’oro, il tradizionale premio conferito dal Comune di Milano, ci sarà anche una società di calcio, ma che gioca le sue partite lontano dai campi della Serie A. Il Comune infatti conferirà l’attestato di civica benemerenza al St. Ambroeus Fc l’Ambrogino d’oro «per la sua attività sociale volta all’integrazione» svolta dal 2018 quando – prima in Italia – «osò iscrivere al campionato Figc una squadra composta da invisibili».
Si tratta di un riconoscimento per l’impegno nell’integrazione sociale portato avanti da una società nata nel 2018 con l’obiettivo di utilizzare il calcio come strumento di inclusione. Un progetto che si è ampliato nel tempo e che il 7 dicembre sarà premiato con l’Attestato di Civica Benemerenza, il massimo onore conferito dal Comune.
Lo sport come linguaggio universale è il cuore della missione del St. Ambroeus FC, che in sei anni ha registrato 520 tesserati provenienti da ogni angolo del mondo. Ventiquattro nazionalità, quattro continenti, ma un solo messaggio: il calcio come mezzo per abbattere le barriere e creare unione. La società, gestita interamente da volontari, oggi vanta quattro squadre: tre maschili e una femminile. Due partecipano a campionati senior (FIGC Terza Categoria e CSI Open A), una al torneo provinciale FIGC under 19 e la formazione femminile al campionato CSI Open B a sette giocatrici.
Il contributo del St. Ambroeus FC, però, va ben oltre il campo di gioco. Si occupa di sostenere i suoi membri in questioni complesse, come richieste di permessi di soggiorno, accesso alla sanità, ricerca di un’abitazione o di un impiego. Grazie alla collaborazione con varie associazioni locali, la società offre un supporto concreto ai suoi atleti. Tra le iniziative, spiccano il progetto per l’emergenza freddo, rivolto a persone senza fissa dimora, e la gestione del consorzio Fairplay Arena, che organizza eventi sportivi presso il Centro Cameroni, sede della società.
«Abbiamo quattro squadre, tre maschili e una femminile, e più di cento atleti, al momento, tutti allenati da volontari – spiega il presidente Jonathan Misrachi -. La tifoseria, l’Armata Pirata, costruisce intorno alla squadra una comunità e la fa convergere verso progetti concreti per la città. Ad esempio, per l’emergenza freddo giocatori e volontari organizzano ronde di aiuto a chi dorme per strada».
Nel 2018, dalla fusione tra i Black Panthers e i Corelli Boys, nacque una nuova squadra che scelse di ispirarsi al patrono della città, adottandone anche i colori bianco e rosso. Fin dall’inizio, però, il cammino è stato impegnativo: il St. Ambroeus FC si sostiene interamente attraverso l’autogestione e l’autofinanziamento. «Ma la crescita della società si scontra con risorse limitate e con le difficoltà del Centro Sportivo Cameroni che richiederebbe interventi urgenti. Ringraziamo il Comune di Milano per l’Ambrogino d’Oro ma rinnoviamo la nostra richiesta di un supporto concreto da parte delle istituzioni, diversamente non riusciremo a garantire la continuità di un progetto punto di riferimento per la comunità milanese – conclude Misrachi -. I sogni hanno bisogno di cura».