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·5 ottobre 2020
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·5 ottobre 2020
E’ stato un ultimo turno di Premier League assolutamente folle, quello andato in scena nel weekend in cui il Liverpool è stato travolto in trasferta per 7-2 dall’Aston Villa, mentre in casa il Manchester United con un risultato tennistico ha perso la sfida contro l’ex José Mourinho per 1-6. Folle, appunto, come era stato definito la scorsa estate l’acquisto di Ollie Watkins da parte dell’Aston Villa.
I Villains, con estremo coraggio, pescando dalla Championship avevano sborsato poco più di 30 milioni di euro per avere il giovane attaccante classe 1995 dal Brentford. Una plusvalenza notevole per il piccolo club londinese, che per averlo dall’Exeter City aveva speso ‘appena’ 2 milioni di euro nell’estate del 2017.
Mica poco per un calciatore che a 24 anni la Premier League l’aveva solamente sognata nella lunga gavetta tra le serie minori, anche se le 25 reti realizzate in Championship la scorsa stagione un indizio sulle sue qualità lo avevano comunque dato. Ha impiegato probabilmente qualche annata di troppo ad emergere, ma Watkins – con la tripletta realizzata ieri sera al Liverpool – è finalmente pronto ad esplodere.
La storia di Watkins racconta di un ragazzo da sempre innamorato per il calcio, già interessante sin da giovanissimo per via della grande rapidità che lo rendeva un talento speciale rispetto a tutti gli altri. Dall’esordio tra i professionisti nel 2014 con la maglia dell’Exeter City alla chiamata del Brentford nel 2017, fino al coronamento della favola con la tripletta contro il Liverpool per una carriera che si appresta finalmente a spiccare il volo nel calcio dei grandi.