☔ Old Trafford è allagato: l'Arsenal vince e City di nuovo 2º! Ora... 👀 | OneFootball

Finisce sotto un nubifragio a Old Trafford, ma soprattutto con la vittoria dell’Arsenal, la seconda in questo stadio negli ultimi 17 anni. Basta il tocco di Trossard ai Gunners per espugnare il Teatro dei Sogni e rispondere così al Manchester City, vittorioso ieri pomeriggio in casa del Fulham.

Quello dei ragazzi di Arteta, però, è un successo pesantissimo, perché conquistato sul campo di uno United ha dato tutto pur di fermare la cavalcata dei londinesi. E poco importa se questo avrebbe significato spianare la strada ai cugini del City: da queste parti non si fanno calcoli, anche perché oggi i Red Devils sarebbero fuori dall’Europa.

A decidere è una giocata di Havertz, che vive un ottimo momento e trova il settimo assist con la maglia dei Gunners, tanti quanti ne aveva collezionati al Chelsea, giocando però 55 partite in più.

Il tedesco si conferma uomo da partite importanti e, dopo gli assist contro City e Tottenham, mette a referto anche quello di oggi contro lo United. A questo punto l’Arsenal si riporta a +1 da Guardiola, che però ha sempre una gara da recuperare e lo farà martedì sera, in casa degli Spurs.

Da notare anche quanto la pioggia abbia impattato sull’Old Trafford i cui scalini sono diventati – praticamente – una cascata.

Da vedere se, come accaduto oggi all’Arsenal, anche il City troverà di fronte un avversario agguerrito o se, invece, il Tottenham si farà da parte pur di non aiutare gli odiatissimi parenti del nord di Londra. In questo senso, fondamentale potrebbe essere il risultato di domani sera dell’Aston Villa.

I Villans di Zaniolo, infatti, sono attualmente quarti a +4 dagli Spurs. In caso di sconfitta contro il Liverpool e vittoria del Tottenham sul City, Son e compagni avrebbero la chance di portarsi a -1 e, quindi, andare all’ultima giornata con il discorso Champions ancora aperto.

A questo, insomma, si aggrappa Arteta, che spera con ogni energia del proprio corpo in un passo falso del suo maestro Guardiola. Dopo la Premier persa negli ultimi metri un anno fa, vedere lo stesso finale dodici mesi più tardi farebbe malissimo.