Calcio In Pillole
·16 maggio 2024
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Il rilancio di un allenatore caduto in disgrazia passa per la Serie A: Graham Potter e la chiamata che non ti aspetti.
Il punto di partenza è l’Ostersund, piccola squadra svedese di quarta divisione portata nella nostra Serie B con due promozioni di fila. Una pagina storica per il club scandinavo, un trampolino di lancio per Graham Potter.
Sbarco nella Terra d’Albione per allenare lo Swansea, il Brighton, poi la grande chiamata, un po’ a sorpresa, di un Chelsea che scelse proprio il tecnico di Solihull per sostituire Thomas Tuchel. Un giro di panchine che permise, di fatto, a Roberto De Zerbi per sbarcare in Premier e allenare i Seagulls.
Vuoi perché il Chelsea di Todd Boehly è un club bravo solo a spendere soldi senza un briciolo di costrutto, vuoi per non aver sfruttato la grande chance della sua carriera, l’esperienza di Potter a Stamford Bridge non arriva alla chiusura della stagione.
L’approdo ai quarti di finale non basta, il dodicesimo posto è troppo per portare a termine perfino la stagione, ad aprile Graham Potter non è più l’allenatore dei Blues. E da lì in poi del manager inglese si perdono le tracce. Almeno fino a una chiamata proveniente dall’Italia.
Possesso palla ma tutt’altro che fine a se stesso, gioco offensivo e attraente, fluido e coinvolgente. Potter ha sempre stuzzicato la curiosità di media e amanti di un football “libero” e creativi, che punta molto sulle individualità.
Una filosofia apprezzabile a parole, ma l’unica occasione avuta finora, quella di allenare una big, non è stata affatto sfruttata da Potter. Non è un caso che dopo il divorzio con il Chelsea, Graham Potter non ha guida più nessuna panchina. Almeno finora.
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Il #nopetegui popolare e quella rivolta che ha chiuso la porta al nuovo allenatore del Milan, ha prodotto la riapertura del casting rossonero. Così accanto al dinamico duo portoghese Sergio Conceicao-Paulo Fonseca, ecco spuntare anche Graham Potter.
Il manager inglese, ancora sotto contratto con il Chelsea, era già accostato al Diavolo, ora non sarà il favorito, ma potrebbe diventarlo. Geoffrey Moncada sta spingendo per Paulo Fonseca, ma né Ibrahimovic né Furlani sembrano particolarmente convinto. Così a quel punto la candidatura di Graham Potter potrebbe prendere il sopravvento. Già che si torna a parlare di lui, però, è una buona notizia.