OCCHI SULL'AVVERSARIO - Guida al Sassuolo: tutto quello che c'è da sapere sulla sorpresa del campionato | OneFootball

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·28 novembre 2020

OCCHI SULL'AVVERSARIO - Guida al Sassuolo: tutto quello che c'è da sapere sulla sorpresa del campionato

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Dopo la buona stagione dello scorso anno, la squadra di De Zerbi sembra avere alzato ulteriormente il livello in questo inizio di campionato.

Dopo la pessima prestazione contro il Real Madrid, l’Inter di Antonio Conte è chiamata a un’importante reazione nel match che aprirà la nona giornata di Serie A. Ad attendere i nerazzurri la sorpresa Sassuolo, ancora imbattuta e al secondo posto in classifica dopo un ottimo inizio di stagione. In attesa del fischio d’inizio, ecco tutto quello che c’è da sapere sulla squadra di Roberto De Zerbi.


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LA GUIDA DI DE ZERBI

Il percorso di De Zerbi alla guida del Sassuolo sembra essere finalmente arrivato alla sua piena maturazione. Dopo una prima stagione di rodaggio, in cui la squadra ha chiuso all’undicesimo posto evidenziando qualche lacuna di troppo nei propri meccanismi difensivi (non mancando, comunque, di valorizzare giocatori di talento come Sensi e Demiral, poi acquistati da Inter e Juve), già nella seconda l’allenatore bresciano ha messo in mostra evidenti miglioramenti, mettendo in campo una squadra dal gioco ambizioso e divertente e chiudendo il campionato all’ottavo posto, dietro solamente a squadre di maggiore blasone e con a disposizione valori tecnici ben più consolidati.

Per quanto dopo solo otto partite sia ancora presto per giudicare, questo inizio di stagione ha dimostrato che la squadra emiliana potrebbe non aver ancora interrotto il proprio processo di crescita. Le prestazioni messe in mostra finora fanno apparire lontani i tempi in cui per i neroverdi lo scivolone sembrava sempre dietro l’angolo, con una ritrovata tenuta difensiva e soprattutto mentale che potrebbe garantire alla squadra un importante salto di qualità in termini di competitività e ambizioni. Per quanto sia difficile immaginare un Sassuolo ancora intorno alla vetta a fine campionato, continuando su questa strada la squadra emiliana ha tutte le carte in regola per lottare fino alla fine per un posto in Europa. E anche qualora non dovesse arrivare in questa stagione, se continuerà l’ottimo lavoro dello staff tecnico e societario il club avrà tutto il diritto a puntare a rimanere nelle parti alte della classifica e a sognare un percorso simile a quello compiuto dall’Atalanta nelle ultime stagioni.

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IL GIOCO DEL SASSUOLO

I principi alla base del gioco del Sassuolo sono il controllo del pallone e la costruzione di occasioni da gol in modo proattivo, una caratteristica in netta controtendenza rispetto alla tradizione delle squadre di media e bassa classifica in Serie A, spesso accomunate da una filosofia di gioco difensivista e improntata al contropiede. In questo caso, l’ambizione del Sassuolo si traduce in una grande cura per l’uscita palla a terra dalla difesa (ora molto più popolare in Serie A di qualche anno fa), con l’obiettivo di attirare il pressing avversario e liberare così gli spazi da attaccare sfruttando le rifiniture di Djuricic e Berardi  per innescare la velocità e bravura negli inserimenti di giocatori come Caputo e Boga.

Il modulo preferito dalla squadra al momento è il 4-2-3-1, ma De Zerbi ha saputo più volte riadattarlo a seconda dell’avversario e degli uomini a disposizione, senza mai però rinunciare ai principi di gioco della squadra, la cui consistenza rimane assolutamente slegata dalla scelta tra un modulo o l’altro. Le statistiche, d’altro canto, confermano quanto di buono prodotto fino a questo punto. I neroverdi sono infatti primi a pari merito con l’Inter per gol segnati (20), quarti per minor numero di gol subiti (9) e quinti per media di possesso palla a partita. Dati che dimostrano quanto il gioco impartito dall’allenatore bresciano stia dando i suoi frutti, donando una mentalità vincente e ambiziosa a una squadra che nel 2013 arrivava in Serie A per la prima volta nella sua storia.

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I GIOCATORI CHIAVE

Attraverso il proprio sistema di gioco De Zerbi è sempre riuscito a valorizzare al massimo il talento che si è trovato a disposizione, riuscendo a trovare l’equilibrio perfetto tra esaltazione delle individualità e inserimento di ciascun giocatore all’interno di un meccanismo collettivo che necessita del perfetto funzionamento di ciascun ingranaggio per funzionare. In ogni caso, le sorti della squadra continuano a dipendere in larga parte dalle prestazioni del suo reparto offensivo, dove si concentra la maggior parte del talento a disposizione.

A partire dalla fantasia di Berardi (ora anche capitano), che dopo una serie di stagioni dalla discontinuità quasi irritante sembra essere finalmente riuscito a sfruttare appieno il suo talento, confermandosi lo scorso anno come leader della squadra con una stagione da 14 gol e 10 assist. Ai suoi colpi si aggiungono gli inserimenti e il killer instinct di Caputo (21 gol lo scorso anno) e le scintille di Boga, che deve confermarsi dopo essere stato la rivelazione della scorsa stagione.

Sempre maggiore anche l’influenza di Djuricic e Locatelli: il primo, dopo alcune annate inconsistenti, ha definitivamente conquistato il posto da trequartista titolare a suon di belle prestazioni e grandi giocate; il secondo invece, dopo un periodo complicato al Milan, ha messo in mostra una grande crescita ed è diventato un giocatore importantissimo per De Zerbi, guadagnandosi il ritorno in Nazionale ed affermandosi come uno dei centrocampisti più promettenti del nostro campionato.

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LE ULTIME PRESTAZIONI

L’ultima giornata di campionato ha visto il Sassuolo ottenere un’importante vittoria in casa di un buon Hellas Verona, in una partita in cui Berardi e Boga sono riusciti a non far sentire la mancanza di Caputo facendo un gol e un assist a testa per il 2-0 finale. La partita contro il Verona ha per altro fatto registrare il terzo clean sheet consecutivo dopo il pareggio contro l’Udinese e l’importantissima vittoria del San Paolo contro il Napoli (0-2), dove la squadra di De Zerbi ha confermato di poter e voler competere fino alla fine con le squadre più forti del campionato.

Prima di questa striscia, il Sassuolo aveva segnato quindici gol in quattro partite contro Torino (3-3), Bologna (4-3), Crotone e Spezia (entrambe sconfitte 4-1), dopo un debutto un po’ a rilento contro il Cagliari (1-1).Ora la squadra emiliana vuole confermare quanto di buono fatto finora contro un’Inter che, pur partendo da favorita per il campionato ai nastri di partenza, si trova ora a una partita da dentro o fuori per allontanare i fantasmi dell’ennesima crisi e rimanere in corsa per la vetta della classifica.

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