Obi Mikel racconta Argentina-Nigeria: "Non potevo non giocare, ma pensavo avrebbero ucciso mio padre" | OneFootball

Obi Mikel racconta Argentina-Nigeria: "Non potevo non giocare, ma pensavo avrebbero ucciso mio padre" | OneFootball

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·23 marzo 2019

Obi Mikel racconta Argentina-Nigeria: "Non potevo non giocare, ma pensavo avrebbero ucciso mio padre"

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Argentina-Nigeria, match valido per il girone mondiale di Russia 2018, è una partita che John Obi Mikel non dimenticherà facilmente.

L'ex centrocampista del Chelsea e capitano della nazionale è infatti sceso in campo poco dopo aver appreso la notizia del rapimento di suo padre e della necessità di effettuare il pagamento di un riscatto (circa € 23.000,00), circostanza che però non sarebbe stata sintomo di salvezza per il genitore.


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Ai microfoni della BBC ha raccontato il suo stato d'animo e la sua voglia di scendere in campo nonostante la situazione.

"Durante la partita non facevo altro che pensare al fatto che mi avrebbero potuto chiamare per dirmi che avevano ucciso mio padre con un colpo di pistola in testa. Avevo il cuore a mille, pensavo al trauma che stava passando. Ma non ho detto niente a nessuno perchè essendo capitano non volevo influenzare negativamente i miei compagni. Non potevo dire che non avrei giocato".

Il peggio è passato e questa brutta vicenda lo sta aiutando per affrontare al meglio altre situazioni che possono capitare nel corso di una vita.

"Adesso sono una persona molto più forte. Tante cose hanno meno effetto su di me perchè so che c'è di peggio. Spero che non succeda nuovamente che mio padre possa godersi in serenità il resto della sua vita".