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·11 gennaio 2025

Nuovo San Siro, carotaggi nell’area vicina allo stadio: protesta di residenti e politica

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È una questione che va risolta al più presto, quella relativa al nuovo stadio di San Siro. Ancor prima che le squadre presentino a febbraio il piano di fattibilità economico-finanziaria, sono partite le prime indagini diagnostiche nel parco dei Capitani, a breve distanza dal Meazza, come riportato dall’edizione di Milano del Corriere della Sera. Tuttavia, sembrerebbe mancare l’autorizzazione necessaria per i «carotaggi» da parte di Palazzo Marino, che dichiara: «Sono sopralluoghi».

I residenti sono stati i primi a notare l’inizio delle attività. Alcuni camioncini bianchi si sono fermati in via Achille. Sul portellone posteriore delle vetture si legge chiaramente «indagini geognostiche, geofisiche e ambientali». Dal veicolo sono scesi operai in tuta da lavoro, muniti di distanziometri e strumenti radiografici. Hanno iniziato a inserire aste nel terreno e a prelevare campioni. Intorno a loro, i residenti della zona, attenti alle attività in corso, hanno ripreso le operazioni con i loro telefoni.


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A chi, incuriosito, ha chiesto informazioni, gli operatori hanno spiegato: «Sono azioni propedeutiche alla realizzazione del progetto per il nuovo stadio». Tuttavia, nell’area non sono presenti cartelli che indichino lavori in corso.

L’azienda incaricata delle indagini è una subappaltatrice di un’altra impresa, che a sua volta ha ricevuto il compito di eseguire i sondaggi geognostici per conto di M-I Stadio srl, la società costituita da Inter e Milan. Questa società ha in concessione dal Comune lo stadio Meazza e le aree asfaltate circostanti, dove, secondo quanto riportato dai residenti, i primi sondaggi sarebbero stati effettuati il 2 gennaio. Se, in queste aree, le squadre sono autorizzate a intervenire, la situazione cambia per il parco dei Capitani, un luogo pubblico di proprietà comunale. Qui, infatti, sarebbe necessaria un’autorizzazione di Palazzo Marino per procedere, autorizzazione che, a quanto pare, non è stata rilasciata.

Il Comune definisce l’attività di ieri «un primo sopralluogo esplorativo e conoscitivo». Per quanto riguarda l’autorizzazione, chiarisce che si tratta di un intervento «preordinato alla presentazione di un’apposita richiesta per l’esecuzione di un’analisi dei terreni, necessaria per la redazione di uno studio di fattibilità tecnico-economica che le squadre dovranno presentare» entro la fine di febbraio.

«Nessuno ha deliberato il nuovo stadio ma iniziano già i pre-lavori», osserva il consigliere verde Carlo Monguzzi. «Oltre alla gravità di operare in un’area pubblica senza rispettare le normali procedure autorizzative, ci sono due questioni fondamentali da evidenziare — sottolinea il consigliere del gruppo misto Enrico Fedrighini —. La prima: con quale diritto una società privata avvia su suolo pubblico delle indagini geognostiche? La seconda: i costi di queste indagini sono interamente coperti, come auspico, dai fondi dei club?». Questi punti saranno affrontati lunedì durante l’interrogazione del consigliere del gruppo misto in Aula.

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