Nuove accuse per il Chelsea dell’era Abramovich: «Soldi offshore agli agenti di Conte e Hazard» | OneFootball

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·15 novembre 2023

Nuove accuse per il Chelsea dell’era Abramovich: «Soldi offshore agli agenti di Conte e Hazard»

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Nuove accuse per il Chelsea durante la gestione di Roman Abramovich. In una indagine del quotidiano inglese The Guardian, insieme a diversi partner internazionali, sono emersi pagamenti del valore di decine di milioni di sterline nel corso di un decennio, instradati attraverso veicoli offshore di proprietà di Abramovich. Pagamenti che potrebbero aver violato diverse regole calcistiche tra cui quelle del Fair Play Finanziario.

I beneficiari, spiega il quotidiano inglese, sembrano includere l’agente di Eden Hazard, quello di Antonio Conte e diversi dirigenti del Chelsea, oltre a pagamenti legati all’acquisto dei giocatori Willian e Samuel Eto’o.


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I pagamenti sono emersi grazie a un’indagine internazionale nota come Cyprus Confidential, con 3,6 milioni di documenti offshore trapelati all’International Consortium of Investigative Journalists (ICIJ) e al Paper Trail Media della Germania, che ha condiviso l’accesso con il Guardian, il Bureau of Investigative Journalism (TBIJ) e altri media.

Il 18 luglio 2017, i file mostrano che una società di proprietà di Abramovich chiamata Conibair Holdings, con sede nelle Isole Vergini Britanniche (BVI), firmò un accordo con l’agente italiano Federico Pastorello, vicino ad Antonio Conte. Conibair accettò di pagare a Pastorello 10 milioni di sterline per una quota del 75% in Excellence Investment Fund (EIF), un’azienda con sede nello stato americano del Delaware, secondo i documenti e lo stesso giorno il Chelsea annunciò che Conte, che aveva appena guidato il club alla vittoria nella Premier League, aveva firmato un nuovo contratto da 9,6 milioni di sterline all’anno. Pastorello ha rifiutato di commentare se i due affari fossero collegati, ma ha dichiarato: “Antonio Conte non è nostro cliente.”

Tra le carte emerge anche il caso di Hazard, che arrivò al Chelsea nel 2012 per 35 milioni dopo trattative complicate con l’agente del giocatore, John Bico-Penaque, che secondo le indiscrezioni avrebbe chiesto una commissione di circa 6 milioni di sterline. Il 29 marzo 2013, i documenti mostrano che la Leiston Holdings, con sede nelle Isole Vergini Britanniche e di proprietà di Abramovich, accettò di pagare €7 milioni a una società con sede a Dubai chiamata Gulf Value FZE per “servizi consulenziali […] legati […] alla ricerca e consulenza sportiva”. Il contratto fu firmato per conto della società da Bico-Penaque. Non è chiaro se il pagamento sia stato dichiarato alle autorità calcistiche, compresa la FA, e Bico-Penaque non ha risposto alle richieste di commento del Guardian.

In un’altra occasione, Leiston pagò 1 milione di sterline all’Association des Jeunes Espoirs de Bobo, l’ex club di Bertrand Traoré, tramite un contratto firmato dal fratello di Traoré, David. Il contratto è datato due mesi dopo che il difensore aveva firmato per il Chelsea.

Tra le carte emergono anche pagamenti al patron dell’Anzhi Makhachkala, il miliardario Suleiman Kerimov, da cui il Chelsea acquistò Eto’o e Willian. In particolare, pchi mesi prima di chiudere le trattative, la Leiston Holdings di Abramovich accettò di pagare due società collegate a Kerimov per “servizi […] legati al calcio, inclusa la ricerca e altri consigli legati al calcio”. Tobeo Services Inc e Fernington Invest Corp, entrambe con sede nelle Isole Vergini Britanniche, dovevano essere pagate €12 milioni ciascuna, suggeriscono documenti datati 10 giugno 2013.

Un portavoce del Chelsea FC ha dichiarato: “Queste accuse precedono l’attuale proprietà del club. Si basano su documenti che non sono stati mostrati al club e non riguardano nessun individuo attualmente nel club. Ci siamo resi conto di una potenziale incompleta segnalazione finanziaria riguardante transazioni storiche durante la gestione precedente del club”.

“Immediatamente dopo il completamento dell’acquisto, il club ha segnalato in modo proattivo questi problemi a tutti gli enti regolatori calcistici pertinenti. In conformità con i principi fondamentali del gruppo di proprietà del club di piena conformità e trasparenza, il club ha assistito proattivamente gli enti regolatori pertinenti nelle loro indagini e continuerà a farlo.”

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