Calcio e Finanza
·15 luglio 2025
Nonostante guerra e sanzioni, la Russia continua a importare calciatori: Gerson allo Zenit

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·15 luglio 2025
Lo Zenit San Pietroburgo continua a parlare brasiliano: alla rosa che già contava sei giocatori carioca (sette se si include anche il giovane difensore Robert Renan, rientrato da un prestito ma ormai fuori dai piani del club), si è ora aggiunto anche Gerson. Il centrocampista ex Roma è stato presentato in grande stile domenica alla Gazprom Arena, prima del fischio d’inizio dell’amichevole contro i serbi del Vojvodina, vinta dai padroni di casa con un sonoro 7-1.
Gerson ha fatto il suo ingresso ufficiale tra i nuovi tifosi in modo curioso, attraversando una gigantesca carta da joker, un chiaro riferimento al suo soprannome: in Brasile, infatti, viene spesso chiamato “Coringa” – joker in portoghese – per la sua versatilità in campo e la capacità di ricoprire più ruoli con efficacia.
Il club russo ha concluso l’operazione dopo una trattativa tutt’altro che semplice: sembrava tutto definito da settimane, ma l’interesse di alcune squadre arabe – in particolare l’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo – aveva messo in serio dubbio la buona riuscita dell’accordo. Alla fine, però, Gerson ha scelto lo Zenit, unendosi così alla squadra da anni più “verdeoro” del campionato russo, per una cifra pari a 25 milioni di euro.
Gerson Santos da Silva, noto semplicemente come Gerson, è una vecchia conoscenza del calcio italiano. Voluto con insistenza da Walter Sabatini, suo grande estimatore, arrivò alla Roma nel gennaio 2016 con l’ambiziosa prospettiva di raccogliere un giorno l’eredità della maglia numero 10 di Francesco Totti. Una suggestione che però non si concretizzò mai. La sua esperienza nella Capitale fu infatti deludente: impiegato a singhiozzo, non riuscì mai a trovare continuità. Andò un po’ meglio il prestito alla Fiorentina: tuttavia, pur mostrando buonissime qualità tecniche, la sensazione diffusa era che Gerson fosse troppo lento per il calcio europeo.
Il grande rilancio arrivò con il Flamengo, che lo acquistò per circa 13 milioni di euro, all’epoca una cifra record per il calcio brasiliano. Un investimento rivelatosi azzeccato: Gerson contribuì in maniera significativa alla vittoria di due Brasileirão consecutivi (2019 e 2020), due Supercoppe brasiliane, due campionati carioca, la Recopa Sudamericana e soprattutto la Copa Libertadores del 2019.
Il suo rendimento nel campionato brasiliano attirò così l’attenzione del Marsiglia, che lo acquistò per poco più di 20 milioni di euro. In Francia Gerson iniziò con il botto, segnando 9 gol in Ligue 1 (record personale), ma nella seconda stagione il rapporto con il club si deteriorò, spingendolo al ritorno al Flamengo. In maglia rossonera ha subito ripreso a recitare un ruolo da protagonista, conquistando altri tre trofei e, più recentemente, mettendosi in mostra nella prima edizione del Mondiale per Club.
Nel frattempo, Gerson è diventato sempre più centrale nella nazionale brasiliana e ha confermato la sua titolarità anche nella prima uscita di Carlo Ancelotti come C.T. della Seleção.
Nonostante l’esclusione dalle competizioni europee a seguito dell’invasione dell’Ucraina — con le squadre russe bandite dalle coppe internazionali dal febbraio 2022 — lo Zenit continua a investire con decisione sul mercato, puntando in particolare sul Brasile come bacino privilegiato di talenti. L’ultimo colpo risponde al nome di Gerson, individuato come il profilo ideale per colmare il vuoto in cabina di regia lasciato dalla partenza di Claudinho, trasferitosi all’Al-Sadd a inizio 2025. Da mesi il tecnico Sergey Semak era alla ricerca di un giocatore in grado di fare da raccordo tra centrocampo e attacco, capace di coniugare qualità tecnica, visione di gioco e presenza fisica: tutte caratteristiche incarnate dal 27enne ex Flamengo, chiamato ora a prendere le redini del gioco dello Zenit.
Il brasiliano non dovrebbe incontrare troppe difficoltà nell’ambientarsi: a San Pietroburgo ritroverà nello spogliatoio diversi suoi connazionali come il difensore Nino, il terzino sinistro Douglas Santos, il centrocampista Wendel e gli esterni Mantuan, Pedro e Luiz Henrique, quest’ultimo prelevato a gennaio per 33 milioni di euro.
Per la prima volta in carriera Gerson vestirà la maglia numero 9 e avrà il compito di riportare lo Zenit in vetta alla Russian Premier Liga. Dopo sei titoli consecutivi, nella passata stagione la squadra della città degli Zar è a sorpresa rimasta all’asciutto, venendo beffata dal Krasnodar, campione di Russia per la prima volta nella sua storia.