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Diego D'Avanzo·10 agosto 2024
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Diego D'Avanzo·10 agosto 2024
Koopmeiners ha presentato un certificato medico all’Atalanta per non allernarsi e, quindi, forzare la mano per il suo trasferimento alla Juventus con cui ha già un accordo. Ma la mossa del giocatore olandese non è certo una novità.
Vediamo i casi più eclatanti in cui dei calciatori hanno utilizzato questa “carta” e se ha fruttato loro la cessione desiderata.
Nel 2004 il centrocampista brasiliano Emerson, allora della Roma, è al centro di una telenovela di mercato: i giallorossi gli comunicano l’intenzione di volero vendere al Real Madrid mentre lui vuole restare in Italia, in particolare alla Juventus di Fabio Capello che era appena approdato alla Juve dopo 5 anni a Roma.
I tifosi sono assolutamente contrari a questa operazione e le parti si irrigidiscono mentre la trattativa va avanti lentamente: poi Emerson soprprende tutti, non si presenta il primo giorno di ritiro e manda un certificato medico in cui adduce a una “depressione”, risolta in poco più di 2 settimane.
Emerson infatti il 27 luglio passa alla Juventus per 18 milioni più il cartellino di Brighi. Per diverso tempo tra Il Puma e i tifosi della Roma i rapporti saranno molto tesi, tanto da non far leggere il suo nome alla presentazione della formazione nel Roma-Juventus della stagione successiva.
Robinho nel 2008 dopo 3 anni al Real Madrid va in rotta con il club e pretende di cambiare squadra, sulle sue tracce c’è il Chelsea ma l’accordo non arriva. Allora Robinho dice di essere depresso e qualche compagno di squadra conferma la tesi.
Alla fine il brasiliano non va al Chelsea che si ferma a 30 milioni di offerta, l’attaccante si trasferisce al Manchester City per 42 milioni di euro.
Nell’estate del 2017 la Fiorentina vive due casi comparabili: Bernardeschi e Kalinic presentano due certificati medici per forzare i loro trasferimenti alla Juventus e al Milan.
Bernardeschi durante il momento più caldo della trattativa tra la Juventus e la Fiorentina si assenta a causa di una “gastroenterite acuta” verso la metà di lulgio, il 24 dello stesso mese arriva l’ufficialità della sua cessione.
Kalinic invece a metà agosto non si allena per 5 giorni a causa di un “Momento emotivamente inquieto”: nel giro di una settimana il Milan comunica il suo acquisto.
L’estate del 2017 è foriera di certificati medici: Keità Balde dalla Spagna fa recapitare alla Lazio direttamente due certificati medici di 7 giorni ciascuno per non tornare ad allenarsi. La questione si risolve bene per tutti: il Monaco lo acquista a 30 milioni negli ultimi giorni di agosto.
Sempre in quella finestra di mercato il Milan riesce a farsi offrire 20 milioni di euro per Niang dallo Spartak Mosca ma il calciatore non accetta l’offerta. Anzi, invia un certificato medico di 10 giorni in attesa di una proposta del Torino che alla fine arriva: prestito a 2 milioni e cessione a 12 l’anno seguente.
A febbraio 2023 durante il braccio di ferro tra la Roma e Zaniolo avviene la spiacevole aggressione al giocatore nei pressi della sua abitazione, motivo che spinge Zaniolo a inviare un certificato medico di 30 giorni a causa del “Forte stress emotivo”.
In quel momento il centrocampista aveva rifiutato il Bournemouth, il mercato europeo era già concluso e la soluzione è quella della cessione al Galatasaray che ufficializza l’acquisto di Zaniolo l’8 febbraio.
A inizio agosto 2023 si verifica uno degli ultimi “mal di pancia” (ma non l’ultimo) di Luis Alberto nei confronti di Lotito: il giocatore avrebbe richiesto dei premi non riconosciuti – secondo gli agenti – dal presidente della Lazio.
Per questo Luis Alberto presenta afferma di vivere un “momento di difficoltà che non gli permette di essere nelle condizioni di poter sviluppare il suo lavoro”. Il Mago quindi non parte per un’amichevole in Inghilterra con i compagni, risolvendo successivamente la questione.