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Andrea Agostinelli·26 aprile 2020

🔍Niente più 'gialli' tattici: ecco la nuova regola sulle ammonizioni

Immagine dell'articolo:🔍Niente più 'gialli' tattici: ecco la nuova regola sulle ammonizioni

Lo scorso 9 aprile l’International Football Association Board (IFAB) ha approvato una serie di modifiche regolamentari che entreranno in vigore a partire dal prossimo 30 giugno.

La misura era stata inizialmente prevista per essere utilizzata nella prossima stagione ma le sospensioni legate al COVID-19 hanno fatto sì che questi cambiamenti possano entrare in vigore anche alla ripresa dei campionati.


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La decisione finale spetterà alle singole federazioni, Serie A compresa, che prima di ritornare in campo sceglieranno se terminare la stagione con le nuove o con le vecchie regole.

Ad ogni modo, ciò significa che potremmo trovare un calcio differente da quello che abbiamo lasciato lo scorso 9 marzo.

Bisogna arrivare preparati all’evenienza e per questo motivo, insieme a Luca Marelli (ex arbitro di Serie A e Serie B), oggi vi spieghiamo la nuova regola in merito alle ammonizioni.


AMMONIZIONI: LA NUOVA REGOLA

Non ci sono state rivoluzioni, solo dei piccoli accorgimenti.

Ad esempio: se l’arbitro consente l’esecuzione di un calcio di punizione rapido o concede un vantaggio dopo che un fallo ha impedito la concretizzazione di un’occasione da gol, non verrà mostrato alcun cartellino giallo.

Ciò significa che soprattuto in occasione dei cosiddetti falli tattici, l’arbitro è costretto a fermare il gioco per ammonire l’autore del fallo.

L’ammonizione invece scatterà quando un giocatore non rispetterà la distanza obbligatoria di 4 metri nel caso di una rimessa dell’arbitro.

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Infine una piccola curiosità.

Se in un calcio di punizione o rimessa dal fondo, il portiere alza la palla verso un compagno di squadra, e questo gli viene restituito con la testa o il petto affinché il portiere stesso lo raccolga, il calcio verrà ripetuto, ma l’azione non avrà una sanzione disciplinare, a meno che l’infrazione non si sia verificata più volte.


IL PARERE DELL’ESPERTO – LUCA MARELLI

“È una regola che mi piace perché opera nel risparmio delle sanzioni disciplinari, rendendo ufficiale una direttiva in circolazione già da anni.

C’è però una zona grigia: poniamo caso che un difensore interrompa una chiara occasione da gol con un fallo a 25 metri dalla sua porta. L’arbitro ferma il gioco e da regolamento dovrebbe estrarre il cartellino rosso.

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Se però il gioco riprende immediatamente, il direttore di gara non prende alcun provvedimento perchè deve attendere il termine dell’azione per ammonire il giocatore che ha commesso il fallo. Ma se la squadra avversaria dovesse segnare, perché quel giocatore deve essere ammonito comunque? Alla fine il vantaggio si è concretizzato.

È una situazione da monitorare e che necessita di ulteriori approfondimenti”.