Calcio e Finanza
·27 novembre 2024
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Ieri sera a San Siro l’Inter di Simone Inzaghi ha battuto il Lipsia per 1-0 grazie all’autogol nel primo tempo di Castello Lukeba. Un successo che ha permesso a Lautaro Martinez e compagni di raggiungere il primo posto momentaneo nel girone unico di Champions League e avvicinarsi alla qualificazione diretta agli ottavi di finale.
Il quarto successo consecutivo nella competizione è arrivato davanti a un pubblico formato da 63.174 spettatori, compresi i 2.001 tifosi tedeschi posizionati al terzo anello blu. Si tratta della seconda partita, su tre, in cui i nerazzurri non raggiungono il tutto esaurito in Champions. Un trend opposto rispetto al campionato, dove la media spettatori è di 72.245 dopo sette gare giocate in Serie A.
L’unico sold out in Champions è arrivato contro l’Arsenal. In quella occasione furono 75.222 gli spettatori presenti per la vittoria sui Gunners, che erano stati seguiti da 4.146 tifosi provenienti dall’Inghilterra. Con la Stella Rossa, invece, si è andati sotto i 60mila. Per l’esordio dei nerazzurri nella nuova Champions, il dato sul pubblico si fermò a 56.391. Ma questo numero fu influenzato dalle modalità di vendita, i biglietti potevano essere acquistati solamente dai tifosi nerazzurri fidelizzati, e la trasferta fu vietata ai tifosi serbi per questioni di ordine pubblico.
Insomma, nelle prime tre partite casalinghe di questa Champions League (ne manca una contro il Monaco il prossimo 29 gennaio che chiuderà la prima fase), la media spettatori tenuta dall’Inter è pari a 64.929, ben al di sotto di quella del campionato, e anche rispetto alle tre gare della stagione scorsa. Le sfide contro Benfica, Salisburgo e Real Sociedad portarono a San Siro una media di 69.136 persone.
Allargando l’analisi alle due gare giocate a San Siro dal Milan, il risultato non cambia. Infatti, contro Liverpool e Brugge, il pubblico rossonero non è mai riuscito a raggiungere quota 60.000. Numero superato nettamente in campionato, dove la media spettatori nelle prime sei gare giocate in casa dalla formazione di Paulo Fonseca è pari a 72.224.
In occasione della sfida contro i Reds, esordio in questa Champions per il Milan, i biglietti messi in vendita, al di fuori di quelli già assegnati agli abbonati, videro un prezzo medio superiore se confrontato con il costo dei tagliandi per le altre partite (e deciso anche sulla base del blasone dell’avversario).
Mentre per la gara con il Brugge, va ricordato, che questa si giocò alle 18.45 di martedì 22 ottobre, andando a influenzare giocoforza i risultati del botteghino. Anche se la stagione scorsa, Milan-Newcastle si giocò allo stesso orario e si registrarono 65.695 spettatori, in una sfida che vide il ritorno a San Siro di Sandro Tonali, che dopo qualche giorno fu squalificato per il caso scommesse.
I rossoneri hanno ancora due partite di Champions League da giocare in casa per cercare di alzare la media spettatori che ora è ferma a 59.237 anche se non si tratta di incontri di cartello. Infatti a San Siro sono attese prima la Stella Rossa e poi il Girona. Avversari non di prima fascia, ma che non devono far sottovalutare l’importanze di queste due gare, visto che Calabria e compagni sono in piena corsa per giocarsi un posto nelle prime otto andando così a evitare le due gare di playoff e accedere direttamente agli ottavi di finale.