Newcastle, Tonali rischia un’ulteriore squalifica? La Premier lo difende | OneFootball

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·29 marzo 2024

Newcastle, Tonali rischia un’ulteriore squalifica? La Premier lo difende

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“Ha sofferto abbastanza. Ha chiesto aiuto e ci sta lavorando”. Per quanto rischi un’ulteriore squalifica per aver scommesso, in Inghilterra c’è comprensione verso l’ex milanista. Howe, tecnico del Newcastle: “È evidente che la sua malattia non si è fermata quando si è trasferito in Inghilterra. È stato onesto da subito con noi e con le autorità, ha ammesso di avere un problema e ci ha lavorato su”

Newcastle, Tonali rischia un’ulteriore squalifica? La Premier lo difende

“Sandro Tonali ha sofferto abbastanza”. Eddie Howe, il tecnico del Newcastle, torna a parlare del suo centrocampista. E ancora una volta si mette dalla sua parte, il giorno dopo che l’azzurro è stato deferito dalla federazione inglese per 50 violazioni alla regole che impedisce ai calciatori di scommettere sul calcio fatte nei due mesi trascorsi dalla prima giornata di Premier, il 12 agosto, al giorno in cui i Carabinieri gli hanno notificato l’avviso di garanzia per l’indagine a Coverciano, il 12 ottobre.


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“Spero per Sandro che non ci siano altre conseguenze – ha raccontato Howe in un incontro con la stampa programmato per la ripresa della Premier -. Queste nuove accuse magari sono una sorpresa per qualcuno, ma non lo sono per noi: è evidente che la sua malattia non si è fermata quando si è trasferito in Inghilterra. Ha chiesto aiuto, è stato onesto da subito con noi e con le autorità, ha ammesso di avere un problema e ci ha lavorato su. Si cura su base regolare, è qualcosa che sta facendo e continuerà a fare: ha incontri continui sia qui che in Italia. Si sta allenando bene, il suo inglese è molto migliorato e ha il pieno supporto del club e dei suoi compagni. La cosa migliore per Sandro sarebbe quella di riprendere la sua carriera dopo aver scontato la sua punizione e aver imparato la lezione che ne deriva. Non dovremmo pensare a buttarlo sotto un treno e a punirlo ulteriormente, ma al fatto che era malato e si è fatto aiutare. Dobbiamo proteggere i nostro giocatori da un problema che sta diventando sempre più grande nella nostra società. E non è un problema solo di Sandro”.

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