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·30 giugno 2024

Nazionale, Galderisi: «Giusto proseguire con Spalletti. Ecco cosa penso di Zaccagni»

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Nazionale, Galderisi: «Giusto proseguire con Spalletti. Ecco cosa penso di Zaccagni». Le parole dell’allenatore

Intervenuto ai microfoni di TMW, Giuseppe Galderisi ha parlato dell’eliminazione dell’Italia e dell’esterno della Lazio Mattia Zaccagni:

PAROLE – «Le riflessioni da fare sono tante: chi ha vissuto certe manifestazioni sa cosa significa. A volte non riesce a scoccare quella scintilla che ti consente di cambiare passo e acquisire identità. Questa è mancata. Abbiamo fatto fatica anche nel girone, poi la Svizzera ci ha messo sotto da tutti i punti di vista. Tutti ci aspettavamo il colpo di qualcuno, ma nel calcio non si vince col colpo del singolo. Ora saranno fondamentali le decisioni per capire come ripartire, perché negli ultimi anni non siamo stati competitivi nonostante l’Europeo vinto. Quella è stata una cosa improvvisa ed è un peccato, perché uno lavora tanto e so cosa significa non riuscire ad essere quello che si desidera. È una delusione.


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Dopo la partita qualche dubbio è venuto un po’ a tutti… È importante dare continuità ma vedendo quello che è successo qualche pensiero è venuto anche a me nonostante reputi Spalletti un grande allenatore. In Nazionale è diverso, si fa fatica a lavorare sul campo, a dare idee ed identità. Credo comunque sia giusto proseguire con Spalletti, siamo stati messi sotto in modo drammatico, per questo serve fare una riflessione profonda per capire da chi ripartire per dare un’idea di calcio.

Su Donnarumma siamo tutti d’accordo, è il più forte portiere della competizione. Non abbiamo più i Del Piero, i Baggio, ma anche quei calciatori erano sostenuti da un’idea di calcio, da concetti. Un giocatore non può fare la differenza senza una squadra alle spalle. Io mi sarei aspettato più velocità nel trovare gli esterni, soprattutto Zaccagni e Chiesa. Al Mondiale ’86 anche noi cercavamo di trovare il colpo di qualcuno per accendere una fiamma che non si è mai accesa. Così come ieri. E poi davanti abbiamo fatto fatica».

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