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·8 ottobre 2020

Nati Oggi: Zvonimir Boban

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L’8 ottobre 1968, nell’attuale Croazia, nasce Zvonimir Boban. Cresce nella Dinamo Zagabria, con cui gioca nel massimo campionato della Jugoslavia fino al 1991. Talento cristallino sin da giovane, salta i Mondiali di Italia 90 dopo essersi reso protagonista di uno degli episodi di cronaca calcistica più drammatici. Sotto la cenere covava già il fuoco che avrebbe portato, due anni dopo, allo scoppio della Guerra Civile. Specie negli stadi. A maggio del 1990, gli scontri tra gli ultras di Dinamo Zagabria e Stella Rossa degenerano, i tifosi invadono il campo e la polizia usa le maniere forti. Boban, per difendere un ragazzo dalle manganellate, prende a calci un poliziotto: rischia la galera, se la cava con sei mesi di squalifica.

La situazione, intanto, si fa sempre più incandescente, e nel 1991 arriva la provvidenziale chiamata del Milan. Che, per farsi le ossa nella ben più competitiva Serie A, lo spedisce a Bari. Esperienza in chiaro scuro, quella pugliese, dove prende contatto con il Campionato italiano, ma salta diverse partite dopo essersi ammalato di epatite A. Nel 1992 torna al Milan, e nella prima annata in maglia rossonera arriva subito lo scudetto. Zorro entra nelle rotazioni in maniera stabile, pur senza essere un titolare inamovibile.


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Condizione, del resto, che lo accompagnerà per tutta la sua carriera, anche in virtù del dualismo con l’altro fantasista, il serbo – guarda caso – Dejan Savicevic. Anche il Genio era arrivato a Milano nel 1992, dalla Stella Rossa, e fino al 1998, con il croato, si spartiranno presenza in campo e trofei. A partire dalla Champions League del 1994.

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Boban, al Milan, legherà tutta la sua carriera, fino al 2001, chiudendo con 251 presenze e 30 reti, ma anche altri tre Scudetti, arrivati nel 1994, 1996 e 1999. Con la Nazionale croata, con cui esordisce alla fine del 1992, quando la Jugoslavia è una polveriera e il Paese praticamente dissolto, la gioia più grande arriva nel 1998. Certo, non è una vittoria, ma ci manca poco. Da capitano, guida i croati al sorprendente terzo posto dei Mondiali di Francia. Si arrendono solo ai padroni di casa, che in semifinale le passano con la doppietta di Lilian Thuram. Fino al 2018, quando si giocano la finale ancora contro i Bleus, resta il miglior risultato di sempre per il Paese balcanico.

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