Napoli, si avvicina l’addio di Osimhen: non solo Chelsea e PSG sul centravanti | OneFootball

Mentre il Napoli si prepara per la cruciale sfida contro la Fiorentina, in programma venerdì alle 20:45, l’attenzione è tutta rivolta alle condizioni fisiche di Victor Osimhen. L’attaccante nigeriano, alle prese con un affaticamento muscolare, ha svolto solo terapie nelle ultime ore per tentare di recuperare in tempo per il match. Tuttavia, le probabilità che Osimhen possa essere in campo sembrano ridursi, lasciando spazio a molte speculazioni sul suo immediato e futuro ruolo nella squadra.

Napoli, si avvicina l’addio di Osimhen: non solo Chelsea e PSG sul centravanti

Osimhen, il cui contratto con il Napoli scade nel 2026, è vicino all’addio alla maglia azzurra. Con sole due partite rimanenti, il bomber potrebbe salutare i tifosi partenopei solo nella sfida contro il Lecce allo Stadio Maradona, in quella che si preannuncia essere un’emozionante e commovente ultima apparizione all’ombra del Vesuvio.

Le voci sul futuro di Osimhen si intensificano. Sulle sue tracce ci sono alcuni dei più grandi club europei, tra cui Paris Saint-Germain e Chelsea, oltre al crescente interesse proveniente dalle compagine arabe, con offerte astronomiche già presentate a De Laurentiis. Un’offerta faraonica di 200 milioni di euro è già stata respinta, nella passata finestra estiva di calciomercato, dal presidente del Napoli, che però adesso si trova con le mani legate a causa della clausola rescissoria presente nel contratto del giocatore, fissata tra i 120 e i 130 milioni di euro. Questo significa che qualsiasi club disposto a pagare la clausola potrebbe assicurarsi le prestazioni del nigeriano, a condizione di ottenere il suo benestare. Il classe ’98, dal canto suo, sogna la Premier League, considerata da molti il campionato più competitivo e prestigioso al mondo. Tuttavia, il mercato è imprevedibile e le offerte economiche, soprattutto quelle provenienti dal Medio Oriente, potrebbero giocare un ruolo determinante nelle decisioni del giocatore.

Andrea Alati

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