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Vincenzo Visco·27 maggio 2024

😔 Napoli, Scudetto rovinato da un anno HORROR! Ora Conte per partire da 0

Immagine dell'articolo:😔 Napoli, Scudetto rovinato da un anno HORROR! Ora Conte per partire da 0

Mai come a Napoli la conclusione di questa stagione era attesa più che mai, un cammino – quello degli azzurri – che si può ben definire con un solo preciso aggettivo: disastroso.

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Questa annata è finita nella storia della Serie A perché mai nessuna squadra, da campione d’Italia, ha difeso il titolo peggio di come ha fatto il Napoli. Con il pari di domenica contro il Lecce, gli azzurri hanno chiuso al decimo posto, interrompendo dopo 14 anni il continuo qualificarsi a una competizione europea e ottenendo, inoltre, la certezza di dover iniziare la stagione prima degli altri, con i sedicesimi di Coppa Italia da giocare già ad agosto.


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Pensare che l’anno scorso l’ultima al Maradona ha consegnato il trofeo ai giocatori e regalato l’ennesima festa agli azzurri: domenica, invece, si è toccato il punto più basso dell’era De Laurentiis nelle contestazioni verso la squadra. Tra primo e secondo tempo sono partite sfilate di striscioni, con frasi piuttosto pesanti e recap delle peggiori sconfitte e batoste ottenute nel corso dell’anno.

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Ovviamente i cartelloni sono stati accompagnati dalle bordate di fischi, partite già mesi fa e che ieri hanno raggiunto il loro clou, senza risparmiare davvero nessuno, al punto che i giocatori, a fine partita, sono rientrati direttamente negli spogliatoi.

Dopo le parole dell’agente si sentiva nell’aria l’odore di un possibile addio di capitan Di Lorenzo, un intoccabile per il popolo e il tifo dopo la cavalcata trionfale della stagione 22/23, ma che domenica è stato riempito di fischi durante la sua sostituzione. Un’uscita dal campo in anticipo che appare quasi cercata verso uno stakanovista, cambiato solo per la quarta in 174 presenze dal 1′ con la maglia del Napoli in Serie A. Giuffrida ha certificato, poi, la rottura e la volontà di andar via del capitano, che non sarà l’unico.

Zielinski andrà all’Inter, Osimhen è oggetto del desiderio di mezza Europa e sarà di chi pagherà la clausola, a cui possono seguirsi anche altri addii che, di fatto, sentenziano ancor di più che quel vaso modellato e reso bellissimo lo scorso anno, è caduto per terra e si è frantumato in mille pezzi. ADL ha assistito in prima persona alla caduta e alla spaccatura, e sa benissimo che per ricomporlo ha bisogno di qualcuno che sia bravissimo a farlo.

È di ieri la notizia che Antonio Conte è – di nuovo – il prescelto e che il presidente voglia accontentare le sue richieste, sia economiche che di staff. Lo voleva qualche mese fa, in autunno, quando il vaso stava per spaccarsi, ora che è distrutto il bisogno è diventato necessità, al punto di dare al nuovo DS Manna il via libera per chiudere. Anche se, si sa, con ADL il colpo di scena è sempre dietro l’angolo, ma la voglia di mettere un punto a questo anno horror, cancellarlo e ripartire da zero è più forte che mai.