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·11 aprile 2025
Napoli, prima e dopo Kvaratskhelia: una squadra divisa in due, ma Conte tiene tutto insieme

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·11 aprile 2025
C’era una volta il Napoli di Kvaratskhelia, scrive il Corriere dello sport nella sua edizione odierna. E c’è oggi il Napoli di Antonio Conte. Due squadre diverse, separate da un addio che ha spaccato in due una stagione: prima e dopo il trasferimento del talento georgiano al Paris Saint-Germain.
Kvara, l’artista che ha lasciato il vuoto Il PSG ora se lo gode in Champions e in Ligue 1, titolando in prima pagina “colpo di genio” (L’Équipe) o “artista” (Le Figaro). A Parigi, Kvara è diventato “Kvaradona”, incantando con dribbling e gol a effetto. Ma a Napoli, la sua partenza ha lasciato una voragine mai colmata.
Nonostante una campagna acquisti estiva ambiziosa, il Napoli ha perso il suo uomo più decisivo nel momento chiave. L’offerta irrinunciabile da 11 milioni l’anno e il rischio concreto dello svincolo tramite l’articolo 17 hanno forzato la mano. Conte si è ritrovato solo, in cima alla classifica, con un attacco improvvisamente spuntato.
Infortuni e contraccolpi Come se non bastasse, il Napoli ha subito una serie di infortuni che hanno falcidiato la corsia mancina: Spinazzola, Olivera e Neres fuori in appena due settimane. La squadra ha perso profondità, fantasia e opzioni. E così, dopo 7 vittorie di fila, è arrivata una flessione che ha cambiato il passo: solo 12 punti in 9 partite, con 2 vittorie, 6 pareggi e 1 sconfitta. Un record di pareggi condiviso solo con l’Everton nei top 5 campionati europei.
Conte tiene insieme i pezzi Eppure, nonostante tutto, Conte ha ricompattato il gruppo. Ha tenuto vivo il sogno scudetto anche senza la sua stella. Con una rosa meno profonda rispetto a quella dell’Inter, ha guidato il Napoli a 65 punti, con 19 vittorie, 8 pareggi e 4 sconfitte, restando a -3 dalla vetta a 7 giornate dalla fine. Un’impresa in silenzio, tra difficoltà, emergenze e un inverno gelido sul mercato.