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·29 giugno 2025

Napoli, Osimhen, estate ad alta tensione: il club lo convoca per Dimaro, ma resta un caso aperto

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Mentre il Napoli si prepara al ritiro estivo a Dimaro Folgarida, il nome di Victor Osimhen torna con forza al centro del dibattito. La situazione attorno al centravanti nigeriano è tornata incandescente e, per il terzo anno consecutivo, rischia di compromettere la serenità della preparazione azzurra.

Napoli, Osimhen, estate ad alta tensione: il club lo convoca per Dimaro, ma resta un caso aperto

Dopo il prestito al Galatasaray, ormai concluso, Osimhen è nuovamente sotto contratto con il club partenopeo e, almeno formalmente, sarà regolarmente convocato per il raduno di metà luglio a Castel Volturno.


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Il Napoli prepara la convocazione ufficiale Come riferisce La Gazzetta dello Sport, il Napoli intende rispettare il protocollo sportivo e invierà al giocatore la consueta PEC di convocazione per il 14 o 15 luglio. Osimhen sarà atteso presso il centro tecnico di Castel Volturno per sottoporsi alle visite mediche, prima della partenza per il Trentino con il resto della squadra. Non si parlerà di rinnovo — già blindato a dicembre 2023 — ma solo di una ripresa delle attività agonistiche sotto la guida del nuovo staff tecnico.

Tuttavia, è chiaro che l’eventuale presenza di Osimhen al ritiro rischia di generare tensioni e imbarazzi, sia all’interno del gruppo squadra che nella comunicazione con l’ambiente. Per questo motivo, una possibile alternativa — ventilata sia dal club che dallo stesso entourage del calciatore — sarebbe quella di un accordo privato che consenta a Osimhen di allenarsi separatamente, evitando situazioni spiacevoli da “separato in casa”.

La posizione di De Laurentiis: fermezza e clausola piena Come riportato anche da Repubblica Napoli, il presidente Aurelio De Laurentiis non intende svendere il proprio numero 9. La clausola rescissoria di 75 milioni di euro resta valida e non soggetta a sconti. Nessuna apertura a nuovi prestiti, nessuna urgenza di cedere per fare cassa: il Napoli ha la forza economica per tenere il giocatore fuori rosa, anche per un’intera stagione.

Questo scenario, però, rappresenterebbe un rischio significativo soprattutto per Osimhen stesso, che si avvierebbe verso un anno di inattività a pochi mesi dalla Coppa d’Africa (gennaio 2026) e dal Mondiale USA-Messico-Canada (giugno 2026). Una prospettiva difficile da accettare per un giocatore nel pieno della carriera, ma che il club non esclude se non dovessero presentarsi offerte concrete e soddisfacenti.

Cessione, ma solo a titolo definitivo Il mercato, per ora, offre pochi sbocchi. Il Galatasaray, club in cui Osimhen ha militato in prestito negli ultimi dieci mesi, difficilmente potrà soddisfare le richieste economiche del Napoli. L’ingaggio da 10 milioni netti l’anno è insostenibile nel medio periodo, e il club turco non ha margine per l’acquisto a titolo definitivo.

Gli emissari dell’Al-Hilal, che già in passato avevano tentato l’affondo, si sono visti respingere l’offerta dal giocatore stesso. Osimhen non sembra intenzionato a trasferirsi in Arabia Saudita, almeno per il momento. Sullo sfondo, invece, resta l’ipotesi Premier League, ma a oggi nessun club si è avvicinato alla cifra richiesta da De Laurentiis.

Una separazione inevitabile, ma complessa I rapporti tra Victor Osimhen e il Napoli sono ormai logori, eppure nessuna delle due parti è riuscita finora a trovare una via d’uscita. Il club si trova nella scomoda posizione di dover difendere il proprio investimento e la credibilità sportiva; il giocatore, dal canto suo, sembra ostaggio di una clausola che frena ogni possibile trasferimento. La prospettiva di iniziare la stagione 2025/26 da “esiliato di lusso” si fa ogni giorno più concreta.

A Dimaro, il Napoli inizierà a costruire il proprio futuro. Resta da capire se lo farà con o senza Osimhen al seguito, fisicamente o simbolicamente. Una cosa è certa: la fine di questa storia è ancora tutta da scrivere, ma il tempo per evitare l’ennesima estate di tensioni sta rapidamente scadendo.

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