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·15 agosto 2025
Napoli-Olympiacos, moviola: rigore negato, rissa in campo e De Bruyne graziato

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·15 agosto 2025
Nell’ultima amichevole precampionato, disputata a Castel di Sangro, il Napoli supera l’Olympiacos 2-1. Una vittoria molto più netta rispetto a quanto dica il risultato di misura. Azzurri dominanti sugli avversari del Pireo (particolarmente fallosi e privi di idee) e a segno con un sinistro a giro magico di Politano al 16′ e un gol al 53′ di Lucca. Nota negativa l’infortunio di Lukaku.
L’amichevole di Castel di Sangro tra Napoli e Olympiacos, ultimo test del precampionato azzurro, è stata tutt’altro che tranquilla. Il direttore di gara Federico Dionisi ha dovuto gestire un match acceso, con episodi contestati, tensioni tra i giocatori e un clima spesso oltre il limite dell’agonismo.
Il profilo dell’arbitro
Alla sua ottava stagione in Can, Dionisi è il primo fischietto aquilano ad aver diretto in Serie B e poi in Serie A (debutto nel 2019 in Sassuolo-Sampdoria). A Castel di Sangro era affiancato dagli assistenti Dei Giudici e Pascarella, con Guida come quarto uomo. Alla fine sono stati tre gli ammoniti: Hezze, De Bruyne ed El Kaabi.
Gli episodi chiave della gara
26’ – Primo giallo: ammonizione per Hezze dopo un fallo duro su De Bruyne.
29’ – De Bruyne graziato: intervento pericoloso del belga su Pnevmonidis con gamba alta all’altezza del ginocchio. Solo cartellino giallo, ma l’azione poteva costare l’espulsione.
Mini rissa: dopo un fallo su Rrahmani, scoppiano tensioni in campo. Conte entra per protestare, con confronto acceso tra staff e giocatori di entrambe le squadre. Ammonito El Kaabi.
39’ – Gol annullato?: su tiro di El Kaabi respinto da Milinkovic, il Napoli protesta per un presunto fuorigioco non segnalato.
65’ – Rigore negato: Strefezza tocca Di Lorenzo in area, l’arbitro lascia correre ma il contatto sembra evidente.
Recupero: i greci segnano a tempo scaduto, ma la partita si chiude 2-1 per il Napoli.
Bilancio della direzione di gara
Dionisi ha gestito una partita complessa, ma alcune decisioni — in particolare il mancato rosso a De Bruyne e il rigore non concesso a Di Lorenzo — lasciano dubbi. L’eccessiva tolleranza nei confronti del gioco duro ha contribuito ad alzare la tensione in campo, rendendo necessario l’intervento diretto degli allenatori per sedare gli animi.
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