Napoli, le prime parole di Noa Lang: “Eredità Kvara? Non mi pesa! I tifosi amano il mio modo di giocare” | OneFootball

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·20 luglio 2025

Napoli, le prime parole di Noa Lang: “Eredità Kvara? Non mi pesa! I tifosi amano il mio modo di giocare”

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Nel quarto giorno del ritiro di precampionato Noa Lang ha deciso di presentarsi in conferenza stampa di fronte ai suoi nuovi tifosi.

Un carattere deciso e una personalità da vendere. A tratti esuberante e con qualche sfumatura di superbia ma Noa Lang non vuole di certo nascondersi. Il talentuoso esterno olandese è venuto a Napoli per permettere ad Antonio Conte di consolidare il titolo. Al Palco Teatrale Comunale di Dimaro il classe ’99 ha deciso di uscire allo scoperto.


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Napoli, le parole di Noa Lang

C’era già l’opportunità di venire al Napoli in inverno, ma il PSV non me l’ha permesso. Quando si è ripresentata l’opportunità non ci ho ripensato. Ho spinto per venire qui con il mio agente, ora sono molto felice di questa parte della mia carriera”.

Sono un calciatore che ama dribblare palla al piede, un tipo di giocatore che i tifosi allo stadio amano veder giocare”.

“La mia prima parola imparata in italiano è stata «stanco». In Olanda si lavora più con la palla, mentre qui si corre molto, ed è buono per me uscire dalla zona di comfort”.

Sul club e le passioni:

“Il Napoli è un grande club, ha tifosi in tutta Italia. Non puoi compararlo con i club olandesi per la passione dei suoi sostenitori. Musica? È qualcosa che mi fa stare bene, credo di dover chiedere il permesso alla società, ma ascolterò qualche canzone in italiano (ride, ndr)”.

Sul suo personale futuro:

“Tatuaggi? Non ne ho uno per i club dove ho giocato. Il successore di Kvaratskhelia? Sono fiducioso del mio futuro in questo club. Kvicha è un grande giocatore, ma gioco in maniera differente da lui. Credo molto nelle mie qualità, anche la società ha riposto molta fiducia in me”.

Hai l’ambizione di vincere lo Scudetto?

Mi renderebbe molto felice vincere lo Scudetto. Sono già stato campione cinque volte tra Olanda e Belgio, sarebbe un sogno vincere lo Scudetto anche in Italia col Napoli. Ma andiamo piano piano, pensiamo a fare buone prestazioni e poi si vedrà”.

Sei stato vicino al Milan in passato, avevi già tanta voglia di Italia: cosa ti incuriosisce di questo Paese?

A dir la verità quell’interesse da parte del Milan è stato un po’ esagerato dalla stampa. Loro hanno avuto degli incontri con mio padre e il mio procuratore, ma non siamo mai stati vicini. Dell’Italia mi piace la cultura, la passione per il calcio, la cucina, il popolo. Non vedo l’ora di poter scoprire l’Italia anche dal punto di vista calcistico“.

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