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·12 giugno 2025
Napoli, de Bruyne tra calcio, passioni e impegno sociale: l’altra vita del “Ginger Pelé”

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·12 giugno 2025
Kevin De Bruyne non è solo un campione in campo. Dietro i passaggi millimetrici e la visione di gioco da fuoriclasse, c’è un uomo con mille sfaccettature, ironico, appassionato, sensibile. E con un debole per la buona cucina e le imitazioni cinematografiche, riporta il Corriere dello sport.
No, questa volta il paragone con Mamma, ho perso l’aereo non riguarda voli mancati o arrivi in ritardo. Il centrocampista belga, atteso a Napoli per la sua nuova avventura italiana, ha spesso giocato sulla sua somiglianza con Macaulay Culkin, il celebre Kevin della saga natalizia. Lui stesso si è divertito a ricreare scene iconiche del film, come quella del dopobarba, postando video che hanno fatto il giro del web. Un modo per mostrare che, dietro l’atleta, c’è anche un carattere autoironico e leggero.
Famiglia, cucina e dolci: un fuoriclasse anche nella vita privata Classe 1991, De Bruyne compirà 34 anni il prossimo 28 giugno. È sposato dal 2017 con Michele Lacroix, conosciuta ai tempi del Wolfsburg. I due hanno costruito una solida famiglia con tre figli: Mason Milian, Rome e Suri. Le nozze si sono celebrate in Italia, a Sant’Agnello, in Costiera Sorrentina, con Dries Mertens – amico e connazionale – come testimone.
Parla fluentemente olandese, francese, inglese e tedesco. Ama mangiare bene, ma ancor di più cucinare. Ha uno chef personale e, appena può, si cimenta ai fornelli. La sua passione? I dolci, soprattutto le torte. Napoli, con la sua tradizione gastronomica, sembra il contesto perfetto per esaltare questa sua inclinazione.
Sui social, è stato spesso ribattezzato “Ginger Pelé”, in riferimento al colore dei capelli. Un appellativo che ha accettato con il sorriso, anche se preferisce definirsi semplicemente “biondo”.
Un cuore grande e una testa pensante Oltre al calcio, De Bruyne ha sempre coltivato progetti personali. Nel 2014 ha pubblicato la sua biografia, Keep It Simple, in cui ripercorre la prima parte della carriera. Nello stesso anno ha lanciato il suo brand di abbigliamento “KDB”, destinando una parte dei proventi in beneficenza.
È noto per i tanti gesti di solidarietà, non solo economici. Nel 2014 è stato nominato ambasciatore del santuario ornitologico di Weltvogelpark, in Germania, uno dei più grandi giardini zoologici specializzati in volatili. Gli uccelli sono una delle sue grandi passioni, assieme ai videogiochi, che coltiva nei momenti liberi.
Il suo primo idolo calcistico? Michael Owen. Poi, col tempo, è diventato lui stesso un modello da seguire per intere generazioni.
Un profilo completo, dentro e fuori dal campo L’arrivo di De Bruyne a Napoli non rappresenta soltanto un colpo di mercato: è l’ingresso di un uomo maturo, con valori, stile e spirito d’iniziativa. Non solo un calciatore da ammirare per le sue giocate, ma anche una figura che può contribuire a ispirare la squadra e l’intera città, dentro e fuori dal rettangolo verde.