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DirettaFanta

·22 febbraio 2025

Napoli, Conte: “Bisognerà fare attenzione al Como. Su Spinazzola e Olivera…”

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In vista di Como-Napoli, Conte è intervenuto in conferenza stampa per presentare la partita contro gli uomini di Fabregas.

Domani il Napoli se la dovrà vedere con l’insidioso Como di Cesc Fabregas, reduce dalla grande vittoria al Franchi contro la Fiorentina. Partita importantissima per i partenopei in chiave scudetto, che vogliono tornare alla vittoria dopo i tre pareggi di fila riportati contro Roma, Udinese e Lazio. In conferenza stampa è intervenuto Antonio Conte, ecco le sue parole.


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Napoli, le parole di Conte

Firmerebbe Scudetto al Napoli e Champions all’Inter? La frase sa di chi è. “No, non lo so. Ausilio? Non parlo di cose che dicono altri dirigenti o allenatori, a meno che non si tocchi da far male il Napoli. Mi sembra una cosa da non commentare, superflua”.

Come stanno Spinazzola ed Olivera? “Spinazzola e Olivera si allenano in gruppo da due giorni, sono arruolabili, se saranno abili lo vedremo (ride, ndr). Li arruoliamo e faremo delle scelte, se ci sarà da prendere qualche rischio dovremo farlo perché non c’è una soluzione differente al rischio”.

Affrontate il Como che ha singoli importanti, ha in mente novità tattiche? “Il Como ha un progetto molto interessante, una proprietà forte, stanno investendo tanto, dalle infrastrutture, centro sportivo e stadio, ma anche sui calciatori. Ho visto nell’ultimo mercato l’offerta che hanno fatto per Theo, almeno quello che si sente, in più hanno preso ragazzi molto interessanti, Paz, Diao, ma anche Fadera, Perrone, stanno facendo bene e se vinci in casa della Fiorentina in quel modo significa che ci sono dei valori, un allenatore bravo, giovane, e bisognerà fare attenzione”.

C’è il rischio di essere già allo scontro diretto con l’Inter? Ha fatto discorsi particolari? “Noi cerchiamo di trasmettere dal primo giorno di concentrarsi sul presente, una gara difficile a Como, ostica, dovremo superarci in un momento non semplice per via di tante situazioni, anche di recuperare elementi a cui devi dare il tempo necessario per tornare nel giusto stato di forma. Bisogna fare grande attenzione sul Como, sono tre punti importanti, è una gara importante per noi e per loro. Al tempo stesso, stiamo lavorando nella giusta maniera per affrontare tutte le gare per vincere”

Il vostro punto di forza è stata la solidità difensiva, nelle ultime 5 avete sempre preso almeno un gol. Oltre agli infortuni, c’è qualcosa su cui lavorare per non subire gol? “Fare un gol più degli altri è la via che preferirei, poi lavoriamo sempre sull’equilibrio tra le due fasi e quello che serve ad ogni squadra per essere costante nei risultati. Poi ci sta che fai dei clean sheet per diverse partite come prendere gol in altre in continuazione”.

Fabregas l’ha definita un vincente, perfetto per squadre che non vanno bene. Si riconosce? “La mia storia è questa, però mi piacerebbe in futuro sedermi ogni tanto anche in pole position, iniziare la corsa stando in pole. Sarebbe carino, anche curioso per me, capire cosa significa iniziare un percorso da più forte. Mi è capitato con alcune squadre che poi siamo diventati più forti, ma dall’inizio sarebbe carino, una volta, partire il primo anno con una squadra che ha vinto ed ha basi solide. Ma ognuno ha la propria storia e deve tirare fuori il meglio dai propri calciatori, questo è quello che conta, siamo gestori di fondi, ci danno un patrimonio e alla fine se quel patrimonio è lo stesso non abbiamo fatto danni, se lo ridiamo più corposo abbiamo fatto un ottimo lavoro”.

Sul cambio modulo disse che serviva tempo, la settimana è servita a questo? “Per tutte le situazioni serve tempo, per trovare automatismi nelle due fasi, detto questo noi cerchiamo il sistema di gioco più adatto per il momento che attraversiamo che è dovuto ad infortuni, recuperi. Voi quando scrivete che è recuperato, ma prima di tornare in forma mica arriva così… in base alle loro caratteristiche per modellare il sistema senza snaturare le loro caratteristiche e lasciandoli al loro posto, cercando di sfruttare chi è più in forma in questo momento. Nelle difficoltà dobbiamo trovare le soluzioni, senza snaturare i giocatori, questa è la ricetta migliore in ogni situazione”.

Tre pareggi diversi, cos’hanno lasciato alla squadra? “Noi vogliamo sempre i tre punti, a volte ti possono rubare l’idea, c’è l’avversario, nessun avversario ha voglia di fare da sparring partner. C’è un percorso, questo campionato è un percorso, nelle ultime 3 erano due trasferte con Roma e Lazio, campi ostici, nelle ultime non aveva vinto con la Lazio. Ci sono gli avversari”.

Qual è la dote tra le altre che ha dato alla squadra? Quale è orgoglioso di citare? “Sicuramente la disponibilità di questi ragazzi, da parte mia non ci sono grandi meriti, ma solo disponibilità da parte loro per andare a ricercare il miglioramento. Resilienza? E’ molto importante, è una dote che fa parte anche del proprio percorso di vita. Se hai avuto un percorso di vita, d’infanzia in cui hai dovuto lottare per emergere o altro, per mettere un maglioncino nuovo, sei cresciuto ed hai sviluppato resilienza. Tutte le squadre vincenti sviluppano resilienza, è importante nella vita e spero che le nuove generazioni capiscano questo”.

Un giudizio sulle italiane in Champions? Molte voci ti accostano a Milan, Roma, estero, smentisci? Allenerai tu il Napoli? “Non ha senso oggi fare valutazioni sugli altri, sia se parlano o su risultati delle altre. Lo trovo inopportuno, non lo troverei rispettoso se lo facessero con me. Dobbiamo lavorare, crescere se c’è la possibilità e poi vediamo”.

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