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·29 novembre 2024
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Alessandro Buongiorno, difensore del Napoli, ha parlato della sua evoluzione e dei suoi miglioramenti in un’intervista a Cronache di Spogliatoio. Tra i temi trattati, Buongiorno ha discusso l’importante evoluzione del ruolo del difensore moderno, spiegando come ora non si limiti solo alla fase difensiva ma si occupi anche della costruzione del gioco.
Sottolinea come il Napoli stia lavorando molto sulla fase di possesso con Conte, il quale gli chiede di “provare le imbucate” e di muoversi di più in campo.
Sul confronto con il Lobotka di Conte rispetto a quello di Spalletti, Buongiorno ha spiegato come lui e Amir Rrahmani, muovendosi più avanti e offrendo linee di passaggio, permettano a Lobotka di ricevere palla più vicino alla porta avversaria. Ha anche parlato del lavoro quotidiano con il mister, che si concentra su possesso, collaborazione difensiva e miglioramento atletico.
Un altro tema interessante riguarda la sua esperienza in Nazionale, dove ha ricevuto consigli da Francesco Acerbi sulla difesa a 4. Buongiorno ha sottolineato l’importanza della comunicazione tra difensori e la necessità di perfezionare i movimenti di reparto per giocare in una difesa a 4. Ha anche parlato del suo miglioramento nel ridurre i falli, dichiarando che è un aspetto mentale, e del suo studio degli avversari per vincere più duelli.
Inoltre, ha riflettuto sulla sua decisione di rifiutare l’Atalanta nell’estate del 2023, spiegando che sentiva di avere ancora tanto da dare al Torino. Il suo trasferimento al Napoli, secondo Buongiorno, è stato facilitato dalla corte di Conte, ma anche dall’attrattiva di giocare in una piazza come quella partenopea, molto passionale.
Sul suo inserimento a Napoli, ha detto che si è trovato subito benissimo, apprezzando la città, i compagni e l’affetto dei tifosi. Buongiorno ha anche raccontato un aneddoto divertente sul karaoke con i compagni e ha parlato della sua passione per i videogiochi e i giochi da tavolo come modo per legare con gli altri giocatori.
Infine, Buongiorno ha parlato delle competizioni in Nazionale con Bastoni e Calafiori, sottolineando che tra loro c’è una sana rivalità per il ruolo, ma anche grande amicizia e rispetto. Ha chiuso l’intervista raccontando di come da bambino ammirava i difensori italiani come Maldini, Nesta e Cannavaro, e più tardi anche Sergio Ramos per la sua personalità e carisma.
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