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·17 febbraio 2025
Napoli, azzurri tra emergenze e ambizioni: Conte alle prese con una squadra da ricostruire
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·17 febbraio 2025
La scena simbolo di un sabato complicato è racchiusa in un labiale: “Chi posso mettere?”, riporta la Gazzetta. Un Conte solitario in panchina, costretto a trovare soluzioni d’emergenza mentre il Napoli, nel finale della sfida con la Lazio, faticava a contenere la pressione.
L’assenza di uomini chiave sulla fascia ha obbligato il tecnico a ricorrere a continue alternative: Olivera a casa, Spinazzola fermo, Neres davanti alla TV e Kvaratskhelia ormai lontano, trasferitosi a Parigi.
Le difficoltà sulle corsie sono diventate evidenti. Prima fuori Olivera, poi Spinazzola, infine l’ultimo baluardo Mazzocchi, che all’Olimpico si è arreso alla stanchezza. A Firenze si era provato con Spinazzola, poi con Okafor, fino alla rinuncia al tridente per mancanza di alternative.
Verso la sfida con l’Inter Buone notizie arrivano, però, dall’infermeria: Olivera punta al rientro per il prossimo match e, se non dovesse farcela, l’obiettivo diventa la sfida contro l’Inter, vero crocevia della stagione. Spinazzola, invece, dovrebbe rientrare per il 2 marzo.
Intanto, la classifica offre uno scenario interessante. La sconfitta dell’Inter contro la Juventus ha modificato l’avvicinamento allo scontro diretto del Maradona: il Napoli poteva essere superato, invece ora si ritrova con due punti di vantaggio. Conte, fedele alla linea della prudenza, continua a ribadire che l’obiettivo primario resta la qualificazione in Champions League, ma con 13 partite ancora da giocare, il sogno scudetto non è più un’utopia.
Il problema della profondità della rosa Per garantire un posto sicuro in Champions, servono certezze e solidità, ma il Napoli si trova ancora alle prese con difficoltà di organico. Conte, costretto ad adattare la squadra alle assenze, ha dovuto rivedere la sua idea di 4-3-3, rispolverando la difesa a tre per far fronte alle emergenze.
A centrocampo, il trio Anguissa-Lobotka-McTominay è imprescindibile, ma i numeri parlano chiaro: Lobotka ha giocato quasi senza soste nelle ultime 13 partite (solo 20 minuti di riposo), Anguissa ha saltato appena 46 minuti e McTominay è stato sostituito solo per 21 minuti dalla quinta giornata in poi. La mancanza di ricambi di pari livello è evidente: Gilmour è un’opzione per far rifiatare Lobotka, mentre Billing è ancora in fase di ambientamento.
Una difesa da consolidare Nonostante il Napoli vanti ancora la miglior difesa del campionato, qualche crepa si è aperta. Due gol subiti a Bergamo, reti incassate contro Juventus, Roma, Udinese e Lazio: segni di una tenuta che va rinforzata. L’innesto di Buongiorno, rientrato contro la Lazio, offre centimetri e personalità, ma Conte sa che servono ulteriori accorgimenti.
Ora, con l’Inter nel mirino e un vantaggio minimo in classifica, la squadra dovrà dimostrare di poter resistere alla pressione. La corsa alla Champions è la priorità dichiarata, ma in uno scenario così incerto, il Napoli non può permettersi di abbassare lo sguardo.
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