DirettaCalcioMercato
·17 dicembre 2024
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Il Napoli di Conte sta provando a dare continuità ai risultati della prima parte di stagione, testimoniati dal cambiamento di prestazione di alcuni giocatori. Anguissa è un esempio della rinascita azzurra.
Dopo il decimo posto dell’anno scorso, risollevare dalle ceneri un Napoli con l’umore sottoterra sembrava un’impresa impossibile. Sfortuna o fortuna vuole, che sulla panchina azzurra ci si è seduto un certo Antonio Conte, che di impossibile non ne vuol sentir parlare. Il tecnico pugliese ha fin da subito imposto le sue leggi, e così molti delle pedine a sua disposizione sono rinate. Una di queste è Zambo Anguissa, centrocampista partenopeo che nel corso della stagione si è particolarmente distinto in mezzo al campo.
Ecco le parole di Anguissa a Radio CRC, riportate da TuttoMercatoWeb: “È una giocata che proviamo in allenamento, così come proviamo tante altre cose. Sono contento di aver segnato e di averlo fatto con una vittoria. Quando gioco non penso a fare gol, la cosa più importante è che la squadra vinca. Il centrocampista oggi deve fare tutto e questo è ciò che provo a fare: il mister mi dice che devo segnare ancora di più e fare otto gol a stagione. Per me non è la priorità, sono contento quando segno, ma la squadra viene prima di tutto”.
Chi è la favorita per lo Scudetto?
“La verità è che non guardo il calcio, lo vivo. Io gioco partita dopo partita, non mi interessa quello che fanno le altre squadre. Non ho guardato la partita dell’Inter né quella dell’Atalanta, io gioco per vincere le nostre partite. Poi alla fine faremo i conti. Guardo solo i video con il mister quando prepariamo i match: questo è il mio modo di prepararmi ad una gara. Penso che siano squadre forti: l’Atalanta sta facendo benissimo, l’Inter è molto forte, la Juve, il Milan. Ma non le guardo, non posso mentire. Penso che il Napoli oggi sia una squadra che conta e che può vincere: dobbiamo pensare solo a questo”.
Cosa ti chiede Conte?
“Mi chiede di non essere pigro. È un allenatore fantastico, non posso dire niente di diverso. Chiede sempre il 200% per le nostre prestazioni. Le richieste tattiche variano in base alla partita e agli avversari. Mi chiede di avere personalità, di lavorare bene tecnicamente. Bisogna avere la qualità giusta per fare quello che chiede l’allenatore: era così con Spalletti e lo è anche con Conte. Oggi mi ha detto di segnare di più e nella testa mi dico di fare quello che mi chiede l’allenatore. Il ruolo poi può cambiare partita dopo partita”.