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·14 dicembre 2024
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Nonostante il Napoli si mantenga nelle zone alte della classifica, la squadra di Antonio Conte deve fare i conti con numeri che sollevano qualche preoccupazione, in particolare per quanto riguarda la fase offensiva. Attualmente, gli azzurri sono tra le prime otto squadre in Serie A, ma i dati statistici parlano chiaro: il possesso palla è il più basso tra queste, fermandosi al 50%, mentre la media gol è la peggiore con soli 1,4 reti a partita, un dato che segna un calo significativo rispetto alle passate stagioni.
Da come evidenzia Opta, il Napoli ha segnato solo 21 gol nelle prime 15 partite di campionato, un dato che non si registrava dal 2009/10, quando gli azzurri segnarono lo stesso numero di reti nelle prime 15 gare. Inoltre, se si guarda alla storia recente, dal 2000 in poi, solo in una stagione (2000/01) il Napoli ha realizzato meno di 24 gol nelle prime 16 partite, con 19 reti, in un’annata che portò poi alla retrocessione della squadra.
Inoltre, la squadra si distingue anche per la percentuale di passaggi riusciti più bassa nella propria metà campo, con un modesto 90,2%, segno che la fase di costruzione del gioco non è altrettanto fluida come nelle stagioni precedenti. La difesa, sebbene solida, non sembra riuscire a compensare le difficoltà offensive, con i partenopei che faticano a trovare la via del gol con la stessa facilità di un tempo.
Andrea Alati
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