Nainggolan, guai e debiti: “Ho chiesto un prestito a un trafficante, ma non c’entro nulla con la droga” | OneFootball

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·30 aprile 2025

Nainggolan, guai e debiti: “Ho chiesto un prestito a un trafficante, ma non c’entro nulla con la droga”

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Radja Nainggolan torna al centro della cronaca per una vicenda giudiziaria che ha scosso il Belgio. A fine gennaio era stato arrestato nell’ambito di un’inchiesta su un traffico internazionale di droga con base nel porto di Anversa, insieme ad altri 17 sospettati. L’accusa di traffico è poi caduta, ma l’ex nazionale resta sotto indagine.

A fare chiarezza è stato lo stesso Nainggolan in un’intervista rilasciata al programma televisivo belga Bar Goens. Il centrocampista, attualmente in forza al Lokeren-Temse (seconda divisione), ha ammesso di aver chiesto un prestito di 100.000 euro a Nasr-Eddine Sekkaki, noto trafficante di droga. “Non erano loro ad aver bisogno di soldi, ero io”, ha spiegato. “La gente crede a quello che legge, ma non ho nulla a che fare con la droga”. Nainggolan ha raccontato che il prestito si è reso necessario a causa di debiti di gioco e conti bancari bloccati per via del divorzio. Non potendo accedere ai propri fondi, si è rivolto a Sekkaki, che gli avrebbe consegnato il denaro in contanti, prelevandolo dal conto della madre. Il giocatore ha poi restituito la somma attraverso bonifici bancari etichettati come “investimenti in edilizia”, per importi tra 5.000 e 30.000 euro.


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Successe già una volta…

Il nome di Nainggolan è emerso durante le indagini sul traffico di cocaina proveniente dal Sud America. Interrogato per tre ore, è stato poi rilasciato, ma la sua posizione è ancora oggetto di accertamenti. Il suo rapporto problematico col gioco non è una novità: già nel 2018 fu vittima di una truffa da 150.000 euro in un casinò di Monte Carlo. Una vita fuori dal campo piena di eccessi, ora di nuovo sotto i riflettori giudiziari.

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