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·20 ottobre 2024
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Radja Nainggolan ha parlato a la Gazzetta dello Sport in vista della sfida di questa sera Roma–Inter in qualità di doppio ex. Di seguito le sue parole.
POCA ROMA PER L’INTER– «L’Inter è la più forte. Gioca un bel calcio, ha grandi giocatori anche in panchina, di fatto son altri titolari. Si è superiore alla Roma anche per il momento che vivono i giallorossi».
RISULTATO SCONTATO – «No. Perché la Roma gioca in casa, ha il miglior tifo che c’è. E con quella gente, c’è una spinta in più. Certo, è una squadra che si sta ricostruendo, ha tanti giocatori nuovi e un allenatore che non sta raccogliendo tantissimo».
COME METTERE IN DIFFICOLTA’ L’INTER – «Più che una zona, una modalità di gioco. La Roma deve cercare il possesso palla. Come facevamo noi all’epoca, quando contro le grandi vincevamo spesso. Oggi invece niente…».
LA SUA ROMA ERA SUPERIORE TECNICAMENTE – «Però il livello del campionato attuale è più basso, oggi è molto più facile giocare in Serie A rispetto a 7 anni fa. Guardi quanto sono ringiovanite le rose, ormai l’aspetto tecnico viene dopo».
BARELLA– «Per me è il miglior giocatore italiano insieme a Tonali. Vedo l’ex rossonero ancora più determinato, ma Nicolò è tra i migliori».
PELLEGRINI – «Anche io ho avuto la fascia. E avevo davanti Totti e De Rossi… e allora?Io ho tanta personalità, mi fischiano o mi applaudono fa lo stesso, mi entra da un orecchio e mi esce dall’altro. Io non ho mai sofferto le negatività intorno a me. Pellegrini è intelligente. È un buon giocatore: dovrebbe pensare un po’ meno a quello che dice di lui la gente».
PALLONE D’ORO LAUTARO- «E’ forte, già il primo anno quando aveva davanti Icardi me ne ero accorto. E’ tra i piu forti per qualità. Ma per vincere quel trofeo devi concorrere con gente come Haaland, Mbappè, Vinicius… prendi quest’ultimo, ha vinto tutto… ecco, secondo me questi vengono prima di Lautaro».
ESONERO DE ROSSI – «È stata una follia mandarlo via. Aveva fatto meglio di Mourinho, giovane, innamorato e conoscitore dell’ambiente, l’hanno cacciato senza dargli tempo di inserire tanti giocatori nuovi. E non lo meritava neppure come uomo. Per motivi calcistici? Cavolate, ci sarà altro. Non so, penso alla questione Zalewski: lui disse che non era stata una scelta sua metterlo fuori rosa. Tanti altri al posto di Daniele avrebbero detto il contrario su imposizione della società. È rimasto se stesso, di questo sia orgoglioso».
FRIEDKIN – «Ma sono imprenditori, cosa capiscono di calcio? Non credo tanto. Vengono, vogliono fare soldi, comprano ragazzi, spendono ma non bene. Dentro il mondo del calcio si sta con competenza e passione. Se pensi solo al business…».
PALLOTTA – «Vale per i presidenti quello che accade coi giocatori. Ora arrivano in un club che non lotta per lo scudetto, pensano di giocare in scioltezza, ma a Roma devi saper vivere con le pressioni addosso. La proprietà non conosce il tifo, non sa come funziona la città, la sottovalutano e vanno in crisi».
INTER GRANDE ERRORE- «Arrivassi a Milano oggi, farei tutto diversamente. Eppure andammo in Champions grazie a un gol mio. Poi andò via Spalletti, l’uomo per cui ero andato li. E la voglia di far bene è venuta un po’ meno. Cambierei il mio approccio. Apppena arrivato dichiarai che ero contento di essere arrivato all’Inter, ma ancor di più era la tristezza per aver lasciato la Roma. Era la verità, ma non si poteva dire. Fui criticato».
SABATINI – «Lui è stato il direttore più competente che abbia mai avuto. Conosce ogni mia stupidaggine, sa tutto di me: quello che non era normale per gli altri, io lo facevo tutti i giorni. Sa come finiva? Mi chiamava nel suo ufficio, fumavamo insieme e mi rimproverava coccolandomi. Questo è Walter Sabatini».
SCUETTO: INTER O NAPOLI – «L’Inter, è più completa. Il Napoli è lassù, ma alla lunga non so, però Conte sta facendo un gran lavoro»
INCHIESTA ULTRAS- «Ma che grande c***ta è? Io ho giocato a Cagliari, conosco tutti gli ultras, ci sono in contatto, quando ero li andavo a bere insime a loro. Mi pare ipocrisia: qual è il problema? Chi ha rispetto nei miei confronti merita il mio rispetto: questo è il mio parametro. Che siano tifosi o altro, non mi interessa».
SCUDETTO– «L’Inter è più completa. Il Napoli è lassù, ma alla lunga non so, però conte sta facendo un gran lavoro»
CHI LO STUZZICA- «Frattesi. Gioca troppo poco per quello che dimostra. Segna, è aggressivo, importante. Certo, poi c’è un paradosso: se non gioca quasi mai e segna sempre, allora va bene cosi».
IL GIOCATORE CHE PIU’ LO STUZZICA DELL’INTER – «Frattesi. Gioca troppo poco per quello che dimostra. Segna, è aggressivo, importante. Certo, poi c’è un paradosso: se non gioca quasi mai e segna sempre, allora va bene così».
SE HA UN RAMMARICO DI AVER VINTO POCO IN CARRIERA – «Non si gioca a calcio per le coppe. Si gioca per essere felice. Ti devi sentire bene prima come uomo, il calciatore viene dopo. La mia vita è più importante del calcio. Fossi andato in una squadra vincente, senza essere sereno, sarebbe stato meglio? No».