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Saverio Grasselli·23 luglio 2022
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Saverio Grasselli·23 luglio 2022
Un trasferimento voluto a furor di popolo, proprio come chiesto da José Fuentes, presidente del Nacional Montevideo.
Il calore dei tifosi per “convincere” Luis Suarez al ritorno in Uruguay, nella sfida contro il Cerrito, non è di certo mancato.
Prima del match erano state prodotte migliaia di maschere raffiguranti il volto del Pistolero, libero a parametro zero dopo la parentesi all’Atletico Madrid, pronte per essere indossate durante la partita. E così è stato.
Al nono minuto i supporter hanno iniziato ad indossarle, intonando cori in favore del centravanti per farlo tornare nel club dove ha mosso i primi passi.
L’uruguaiano sembra ad un passo dal ritorno in patria (la famiglia sarebbe d’accordo) ma, se nelle scorse ore sembrava una pratica già risolta, il numero uno del Nacional ha messo più di qualche puntino sulle “i”, predicando cautela.
La firma, nonostante filtri fiducia, potrebbe chiedere più tempo del previsto: “Al momento non ho nessuna sua conferma. Sto aspettando, mercoledì avevamo deciso che entro due o tre giorni mi avrebbe dato una risposta. Siamo entro i due o tre giorni concordati”, le parole del presidente alla radio Sport 890.
Si resta in attesa.