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·25 novembre 2024
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Espulso col VAR per aver fatto il dito medio a un avversario. È quanto accaduto nella quattordicesima giornata della Liga spagnola, tra Las Palmas e Mallorca.
Succede tutto a cinque minuti dalla fine, col punteggio sul 2-2. Calcio d’angolo in favore degli ospiti: Muriqi calcia in porta, ma il tiro è debole e il portiere di casa para. L’azione prosegue per trenta secondi, poi l’arbitro, Muñiz Ruiz, viene richiamato all’On Field Review dal VAR.
Le immagini mostrano, anche se in modo non del tutto chiaro, quanto accaduto poco prima. Jaime Mata, attaccante del Las Palmas, si è rivolto a Muriqi dopo il tiro di quest’ultimo, probabilmente per prenderlo in giro. A quel punto Muriqi sembra rispondere al suo avversario mostrandogli il dito medio. La decisione dell’arbitro è la seguente: calcio di punizione indiretto per il Mallorca (la prima irregolarità è stata di Mata, irrispettoso verso Muriqi), e cartellino rosso diretto per Muriqi. Subito dopo, dal calcio di punizione, Mojica segnerà per gli ospiti il gol del definitivo 2-3.
Come interpretare questa decisione? Prima cosa: il protocollo VAR è chiaro e dice esplicitamente che i gesti offensivi verso arbitro, avversario, pubblico sono passibili di intervento tecnologico. Il problema però è un altro: non c’è un’immagine chiara del gesto di Muriqi. Gli ospiti avrebbero anche, verosimilmente, margine di manovra per un ricorso: e se il kosovaro avesse mostrato l’indice, al posto del medio?