Calcionews24
·13 luglio 2025
Mulattieri Sassuolo: «Con Grosso ho un ottimo rapporto fin dai tempi del Frosinone; ecco come è andata in Olanda»

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·13 luglio 2025
Samuele Mulattieri continua il suo percorso di crescita al Sassuolo, e lo fa con entusiasmo e consapevolezza. L’attaccante classe 2000, intervistato da Destination Calcio, ha raccontato il suo momento in neroverde, la sintonia con i compagni d’attacco, il rapporto con Fabio Grosso – già allenatore ai tempi della promozione col Frosinone – e le tappe fondamentali della sua carriera. Dal settore giovanile dell’Inter alle esperienze all’estero, passando per il primo vero salto tra i professionisti al Volendam. Un bagaglio costruito a piccoli passi, fatto di esperienze eterogenee che hanno contribuito a renderlo un attaccante più completo e maturo. A colpire è soprattutto la lucidità con cui Mulattieri analizza i momenti-chiave del suo percorso e le differenze tra calcio italiano e olandese, mettendo a confronto due filosofie molto diverse ma entrambe formative. Di seguito, le sue parole più significative.
SUI COMPAGNI DI SQUADRA – «Giocare con giocatori come Berardi, come Laurienté è tanta roba, nel senso che sono giocatori forti. Posso solo che imparare con Mimmo, ad esempio. Possiamo solo che imparare da lui e da tutti i giocatori come lui».
SUL RAPPORTO CON FABIO GROSSO – «Il mister lo conosco bene, abbiamo già raggiunto una Serie A insieme a Frosinone, anche insieme a Boloca. A gennaio è arrivato anche Mazzitelli, quindi con lui mi trovo bene, dà i consigli giusti. Mi sono trovato bene a Frosinone come mi sto trovando bene adesso».
SULL’ESPERIENZA ALL’INTER – «È stata una bella esperienza anche fare la Youth League con l’Inter il primo anno. Il secondo anno da fuoriquota non ho potuto farla, ma è stato bello: abbiamo giocato il girone con Barcellona e PSV».
SULL’ANNO IN OLANDA – «È stata una bellissima esperienza, il mio primo anno da professionista completo. Mi aveva scritto Wim Jonk spiegandomi dove mi vedeva, sono rimasto impressionato. Con i direttori Jasper e Ruben mi sento ancora, sono rimasto legato».
SUL CALCIO OLANDESE – «Può essere il giusto step per chi esce dalla Primavera. Ci sono più spazi, meno attenzione alla difesa, gli attaccanti fanno più gol e prendono fiducia».
SUL LIVELLO DELL’EREDIVISIE – «Ogni partita ha la sua storia. I due campionati potrebbero imparare qualcosa l’uno dall’altro, hanno mentalità diverse ma sono entrambi di alto livello».