Calcionews24
·20 giugno 2024
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L’episodio chiave della moviola del match tra Slovenia-Serbia, valido per la seconda giornata degli Europei 2024. Dirige la sfida l’arbitro István Kovacs.
Il primo episodio si ha al 9′, con una protesta della Serbia per un fallo su Mitrovic, ma la richiesta del giallo, essendo la gara appena iniziata e fino a quel momento corretta, non ha molta possibilità di essere accolta dal direttore di gara. Prima ammonizione a metà primo tempo per Mladenovic, il tackle che fa per arrestare una discesa di Stojanovic è palesemente scorretto, cartellino sacrosanto. Polemica di Vlahovic che fa passare un pallone di tacco, trovando però un blocco di Bijol. Non sarà l’unica lamentela dell’attaccante della Juventus per il trattamento del difensore dell’Udinese. Molte le situazioni al limite dell’ammonizione, ma Kovacs usa un metro di valutazione coerente, fischia fallo e non prende altri provvedimenti. La ripresa inizia con Veljkovic che ferma Sesko in profondità, l’arbitro esce da una situazione tutta da interpretare individuando un fallo fatto qualche mese prima. Ammonizione al 53′ a Lukic che colpisce Stojanovic, c’era una regola del vantaggio che poteva far valere, invece Kovacs ha fretta di sventolare il cartellino sul giocatore del Torino. Al 66′ spinta di Pavlovic su Stojanovic in area, l’arbitro con decisione gli si avvicina facendogli capire che non vuole sentire proteste. Su una punizione di Tadic, Kovacs e l’assistente non vedono una deviazione di Bijol che avrebbe determinato un angolo per la Serbia. Giallo nel finale per Janza, che perde tempo e viene bersagliato dal lancio di bicchieri da parte dei tifosi serbi. Ammonito Jovic nel recupero che spinge un avversario per calciare subito una punizione. Stessa logica, quella dei nervi a fior di pelle, porta ad altri cartellini a Gacinovic e Vipotnik per un totale di 6.