Mourinho in lacrime: “Ci sono tante cose che passano nella mia testa allo stesso tempo. Abbiamo scritto la storia” | OneFootball

Mourinho in lacrime: “Ci sono tante cose che passano nella mia testa allo stesso tempo. Abbiamo scritto la storia” | OneFootball

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·25 maggio 2022

Mourinho in lacrime: “Ci sono tante cose che passano nella mia testa allo stesso tempo. Abbiamo scritto la storia”

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José Mourinho, allenatore della Roma, è stato intervistato durante il post-partita di Roma-Feyenoord 1-0. Queste le sue parole:

MOURINHO A SKY SPORT

Serata talmente emozionante che le sue lacrime ci impressionano…


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Ci sono tante cose che passano nella mia testa allo stesso tempo (piange, ndr).

Si aspettava questo coinvolgimento emotivo di un intero popolo che si è aggrappato a lei?

Sono da undici mesi a Roma, si capisce subito, da quando sono arrivato. Dopo undici mesi è facile aspettarsi questo.

La Roma non vinceva un trofeo europeo da 50 anni…

Come ho detto ai ragazzi nello spogliatoio a Torino, lì abbiamo fatto quello che dovevamo fare: qualificarci in Europa League. Abbiamo fatto il lavoro di una stagione. Oggi non era lavoro, era storia. L’abbiamo scritta.

Oggi ha scritto la storia: diventerà immortale. Ci aspettava di riuscirci subito?

La Conference League è una competizione che dall’inizio abbiamo avuto la sensazione fosse possibile. Poco a poco, il gruppo diventava anche più forte rispetto ad uno anche di Europa League. Era come una semifinale di Premier League. Il Feyenoord, a dire la verità, ha una squadra molto buona. È stato difficile, ma era una competizione sulla quale puntavamo. In campionato potevamo avere qualche punto in più, però abbiamo centrato l’obiettivo. Io rimango, non c’è dubbio. Anche se arriva qualche voce, io rimango a Roma. Bisogna capire che i nostri proprietari, gente onestissima, cosa vogliono fare la prossima stagione. Questa storia è fatta, però possiamo dare seguito ad un progetto molto serio, fatta da gente per bene. Dobbiamo solo capire per definire una direzione per la prossima stagione.

Anche i Friedkin erano commossi. Sono venuti a prenderla a Londra: è stata una grande scommessa, lei ha accettato. Ha subito conquistato che rimarrà nella storia…

Rimarrà nella storia, ma anche nella mia. Sono 5 trofei europei. Mi hanno detto da poco che solo io, Sir Alex (Fergusson, ndr) e Trapattoni abbiamo vinto in tre decadi diverse. Questo mi fa sentire vecchio, però è anche una cosa bella per la mia carriera. Adesso vado in vacanza, a sedermi nella spiaggia davanti a casa mia a pensare a tutto questo.

Cos’ha di diverso questa vittoria rispetto alle altre della sua carriera?

La cosa molto bella nella mia carriera è che, al di là del trofeo europeo con lo United, farlo con Porto, Inter in Champions e con la Roma è molto molto speciale. Un conto è vincere quando tutti se lo aspettano e un altro è vincere quando le cose rimangono immortali e per sempre. Questo fa sentire speciale. Non dico che non penso a me, ma penso soprattutto alla gente romanista che festeggia oggi, spero ci aspettino. Rimane per sempre, sono veramente felice per i nostri ragazzi e la famiglia romanista.

Si sente romanista?

Certo che mi sento romanista, magari è un modo anche di lavorare. Sono portista, sono interista, sono chelsista, pazzo del Real Madrid, adesso sono romanista. Sono di tutti quelli che con me creano una famiglia, cercano un obiettivo, stanno insieme nei momenti difficili e per fortuna anche in momenti come questo. Per tutto il rispetto di tutti i club dove ho lavorato e di cui sono innamorato, oggi sono romanista al 100% perché questa gente è incredibile

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