Motta: “Grande partita, sono orgoglioso di allenare questi ragazzi. Il nostro modo di giocare rende onore alla maglia del Bologna” | OneFootball

Motta: “Grande partita, sono orgoglioso di allenare questi ragazzi. Il nostro modo di giocare rende onore alla maglia del Bologna” | OneFootball

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Zerocinquantuno

·22 aprile 2024

Motta: “Grande partita, sono orgoglioso di allenare questi ragazzi. Il nostro modo di giocare rende onore alla maglia del Bologna”

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Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate prima ai microfoni di DAZN e poi in conferenza stampa dall’allenatore rossoblù Thiago Motta al termine di Roma-Bologna 1-3.


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Tutti strepitosi – «Voglio fare i complimenti ai ragazzi per la grande partita fatta, sono orgoglioso di allenarli e glielo avevo già detto prima della partita, perché farlo dopo è facile. Avevamo di fronte una squadra che vuole la palla e gioca bene a calcio con qualità ma talvolta lascia anche il pallino agli avversari, e noi siamo stati bravi ad approfittarne. Oggi tutti meritano elogi, dai giocatori ai tifosi, compresi quelli della Roma: a fine gara li ho visti applaudire i loro ragazzi e questa è una cosa che fa bene allo sport».

Qualche rischio di troppo – «Errori in fase di costruzione? Gli errori esistono, se uno non vuole farli non deve giocare a calcio. I ragazzi a volte non fanno le scelte più semplici e si prendono dei rischi, può capitare di sbagliare, ma poi è bello vedere come tutti si aiutano, si sostengono e si impegnano per rimediare. Inoltre non è mai uno sbagli solo a determinare un gol subito: se si vanno a studiare sin dall’inizio le azioni che contengono un errore evidente, si può notare come le cose che si sarebbero potuto fare meglio sono diverse».

Collettivo granitico – «L’azione del secondo gol è un esempio di come lavoriamo, bisogna ringraziare questi ragazzi non solo per come giocano ma anche per quello che fanno in settimana. Siamo un bellissimo gruppo, giochiamo un calcio collettivo figlio delle migliori prestazioni individuali di ogni singolo: è un modo di giocare che fa bene al Bologna e rende onore alla nostra maglia».

La scelta di El Azzouzi… – «Non avendo Ferguson che sa contribuire sia in difesa che in attacco ho scelto El Azzouzi per come sa fare il centrocampista davanti alla difesa, volevo movimento e volume di gioco. Faccio i miei complimenti a tutti e tre i centrocampisti, che hanno fermato il gioco della Roma e inserendosi a turno sono sempre riusciti a sfruttare gli spazi in cui gli avversari faticavano a difendere».

…e quella di Ndoye – «La Roma è forte, gioca bene su entrambi i lati e Ndoye è in forma. Anche Orsolini sta bene ma per questa gara ho ritenuto più indicato Dan, che ha grande forza fisica e la mette in campo in entrambe le fasi».

Zirkzee d’oro – «Se Joshua è già un campione? È molto forte ma è ancora giovane, deve continuare a lavorare con la stessa fame: i campioni si vedono sul lungo periodo».

Champions più vicina – «Il calcio è evoluzione, cambia di continuo: questo nostro momento è buono ma alla classifica oggi non pensiamo: godiamoci il presente, dobbiamo vivere al massimo questa serata».

Derby di Milano – «Sono passati parecchi anni dal Triplete, sto diventando vecchio ma conservo dei bei ricordi (sorride, ndr). Vinca il migliore, io adesso penso solo al mio Bologna, qui sto molto bene e sono felice».

Niente da dichiarare – «Se a fine anno rimango? Per favore fatemi un’altra domanda, a questa lo sapete che non rispondo».

Foto: Getty Images (via OneFootball)

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