Morte Maradona: Luque e Cosachov vogliono annullare la perizia medica | OneFootball

Luque e Cosachov sostengono che la Giunta medica che ha analizzato la vicende in questione era composta in maggior parte da funzionari di polizia e alcuni avevano anche partecipato all’autopsia di Maradona.

Morte Maradona: Luque e Cosachov vogliono annullare la perizia medica

Per la Giunta medica Diego “non era nel pieno delle sue facoltà mentali”, per motivi legati alle sue varie dipendenze, e quindi il suo ricovero in clinica per far aumentare le sue chance di vita doveva essere anche di tipo coatto poiché Maradona era contrario a questa decisione. Ma quando Jana, una delle figlie del Diez, propose il ricovero del padre in un centro specializzato per la riabilitazione, il medico Luque in una conversazione privata con un amico nel suo stile triviale disse: “Jana es una pelotuda de mierda. Así nomás te lo digo. Quiere internarlo” (Jana è una str***a di merda, così non te lo dico più. Vuole internarlo). Il ricovero non avvenne e l’epilogo finale di Diego (con dieci-dodici ore di agonia) è noto a tutti. Lo riporta il Corriere dello sport.

Sono uscite fuori molte frasi, alcune decisamente gravi sugli ultimi giorni di vita di Diego e spesso era proprio il medico Leopoldo Luque a esternarle. C’è una frase che pesa come un macigno ed è una delle poche utilizzate dalla Giunta medica nella propria relazione: “El gordo se muere en cualquier momento (trad. Il grassone muore in qualsiasi momento)”. Ossia, lo staff medico che si occupava di Maradona, dopo l’operazione per l’asportazione di un’ematoma subdurale, era consapevole anche del rischio estremo e ciononostante non aveva provveduto al ricovero (anche coatto) in una clinica specializzata ma aveva continuato la riabilitazione in una casa decisamente inadeguata e senza l’ausilio di apparecchiature mediche necessarie al caso: bombole d’ossigeno, defibrillatore.

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