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Vincenzo Visco·18 gennaio 2024

🎥Morata esulta nel derby e finisce "dentro" a una bandiera! La scena è 😂

Immagine dell'articolo:🎥Morata esulta nel derby e finisce "dentro" a una bandiera! La scena è 😂

Dopo appena otto giorni dalla memorabile sfida di Supercoppa, Atletico e Real Madrid regalano di nuovo una sfida straordinaria, al cardiopalma, decisa solo dopo i tempi supplementari.

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Al termine di un match giocato sul filo del rasoio, con la tensione alle stelle (ben 13 ammoniti, compreso Simeone),  sono i Colchoneros a passare il turno, eliminando agli ottavi di Coppa del Re la squadra di Ancelotti.


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Samuel Lino apre le marcature dopo 39 minuti, Oblak fa autorete con una brutta uscita dai pali in seguito a una punizione, l’ormai solito Morata riporta l’Atletico sopra prima del gol di testa di Joselu, appena entrato, su assist sublime del solito Bellingham.

Proprio Morata si è reso protagonista di una delle scene più iconiche di questo match, l’esultanza che lo ha portato a finire “incartato” da una delle bandiere proveniente dalla curva dei tifosi biancorossi.

Nei supplementari Griezmann manda in estasi il Cívitas Metropolitano: ruba la palla a Vinicius, che non può far fallo perché già ammonito, e lo salta, penetra in area, se la porta sul destro e tira una bordata sotto la traversa.

Il francese, miglior marcatore all-time dell’Atletico Madrid, subito si toglie la maglia, esulta con compagni e tifosi, mette la casacca sul terreno e la bacia come segno di amore assoluto per quei colori.

Il Real trova clamorosamente il gol del 3-3 con Ceballos, ma viene annullato dal VAR, e Riquelme sigilla il 4-2 finale su contropiede perfetto negli ultimissimi minuti. L’Atletico, dunque, si prende la rivincita e batte ancora una volta il Real tra le mura casalinghe, rifilandogli almeno tre per la terza volta consecutiva.

Normale ci sia delusione nelle parole di Ancelotti, che ha trovato la chiave della gara negli errori “di gioventù. Si poteva fare meglio, non avevamo bisogno di forzare così tanto le giocate ma lo abbiamo fatto”.

Il tecnico delle Merengues ha però anche ammesso di aver visto un buon Real, nonostante il ko: “Abbiamo giocato molto bene e abbiamo lottato fino alla fine, recuperando lo svantaggio due volte, colpendo due traverse e segnando un gol che ci è stato annullato. Abbiamo perso la partita ai supplementari, quando abbiamo rischiato una giocata inutile. Abbiamo perso due palloni e siamo stati puniti. Ma resta un’ottima partita da parte nostra. Non si poteva fare di più, per tanti motivi”.

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Di tutt’altro umore il Cholo Simeone, che ha ammesso di essere rimasto ancora una volta sorpreso dal calore della propria gente: “Mi sembrava di essere appena arrivato, invece sono qui da 12 anni. Erano solo gli ottavi di ​​Coppa ma era impossibile non metterci il cuore. Rivincita per la Supercoppa? Nel calcio non esistono rivincite, solo nuove partite“.

Non mancano parole dolci rivolte ai propri giocatori: “La squadra ha fatto bene: Molina è entrato molto bene, Llorente ci ha dato gamba, Giménez e Witsel hanno difeso alla grande, Morata ha fatto uno sforzo tremendo…. I cambi ci hanno dato linfa, è andata molto meglio che in Supercoppa. Ho apprezzato un calciatore magico come Griezmann, ha duellato con Vinicius, che è velocissimo, e ha trovato un angolo impossibile. Siamo fortunati ad averlo, è bello che voglia essere qui. Spero che ci dia altre notti così“.

Una partita stupenda, ennesimo capitolo di una rivalità che ci ha ormai abituato a match di altissimo livello. Prima del fischio d’inizio, però, da segnalare l’increscioso episodio che ha riguardato Vinicius, vittima per l’ennesima volta di vergognosi cori razzisti.

Un episodio che non dovrebbe mai far parte del calcio e che non rende giustizia alla bellezza del derby di Madrid.