Monza, Rovella: “Credo che tornerò alla Juventus” | OneFootball

Monza, Rovella: “Credo che tornerò alla Juventus” | OneFootball

Icon: Calcio In Pillole

Calcio In Pillole

·31 maggio 2023

Monza, Rovella: “Credo che tornerò alla Juventus”

Immagine dell'articolo:Monza, Rovella: “Credo che tornerò alla Juventus”

La prima stagione del Monza in Serie A è stata di altissimo livello e Nicolò Rovella ha avuto un ruolo importante nel centrocampo di Palladino. Un’annata che l’ha visto crescere molto e anche realizzare il primo gol in Serie A. L’ex giocatore del Genoa ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Dazn.

Immagine dell'articolo:Monza, Rovella: “Credo che tornerò alla Juventus”

(Photo by Emmanuele Ciancaglini/Getty Images)


OneFootball Video


Le parole di Rovella sulla stagione a Monza

Sull’esordio in Serie A: “Ho esordito con il Genoa il giorno prima di fare diciott’anni, è stato come un regalo….”

Sulla stagione: “Bella per tutto il Monza, positivo per me. Neanche mi aspettavo così tanto: speravo di giocare e fare esperienza, questo l’ho fatto e siamo andati anche oltre le mie aspettative. Sono felice.”

Sulla personalità della squadra: “Il bello di giocare quest’anno a Monza è stato aver affrontato tutti gli avversari con un po’ di sfacciataggine, anche divertente.”

Su quanto ha influito Palladino: “Molto, è stato quasi determinante. Già Stroppa mi aveva voluto, quando è arrivato Palladino sin dall’inizio mi ha dato fiducia e consigli, aiutandomi anche fuori dal campo.”

Sull’allenatore giovane: “Aiuta, avendo finito da poco di giocare magari si ricorda meglio certe dinamiche. Lo stesso era stato con Thiago Motta ma lì ero davvero troppo piccolo, venivo dalla Primavera.”

Sull’allenamento: “Tosto. Facciamo tanta parte fisica, ma sempre con la palla. Possessi in campi grandi, partitelle. Prima di tutto però c’è il lavoro fisico, quello è stato il primo cambiamento. A Monza i giocatori, anche d’esperienza, ci sono. Forse era una questione di forma mentale, lui è stato bravo a dare fiducia. Ci sono partite in cui dal 60° in poi scatta qualcosa. Sarà la forma fisica, oltre al resto.”

Sulla passione del calcio: “Quest’anno sono andato a vedere l’Alcione, i miei amici a Seregno. Guardo anche campionati esteri, mi piace.”

Su Galliani: “La prima volta mi ha chiamato al telefono. Conosce bene Allegri, che mi ha detto a inizio stagione come volesse parlarmi. Mi ha fatto tanti complimenti, ho apprezzato. Poi è il dottore… Un onore, quando ci parli capisci subito qualità e importanza della persona. Ricordo che ancora vivevo alla Continassa, ero lì con Fagioli e mi chiama questo numero sconosciuto al quale non avevo risposto. Mi manda un messaggio dicendomi che era Galliani e di richiamarlo, io subito!”

Sull’interpretazione da centrocampista: A me piace di più giocare mediano davanti alla difesa e toccare tante volte la palla. Anche facendo passaggi che sembrano inutili, ma è meglio gestire e avere il controllo sulla partita: quando hai la palla devi essere sempre lucido. Ci sono poi allenatori che preferiscono questo gioco e altri che vogliono la profondità subito, e non è sbagliato. Giocare con Sensi mi piace tantissimo, la pensa come me e tecnicamente è di un livello superiore.”

I suoi riferimenti: “Da piccolino mi piaceva tantissimo Marchisio, ora Modric.”

Sugli attaccanti che preferisce: “Più quelli che attaccano lo spazio, hai più modo di giocare. Noi però abbiamo Petagna che fa bene tutte e due. E sembra lento, ma in realtà non lo è così tanto.”

Su dove può migliorare: “La fase offensiva e gli ultimi metri. Arrivo lì e si annebbia un po’ la vista, pochi assist e pochi gol. Un po’ anche quella difensiva. Davanti arrivo, ma male. Con Palladino abbiamo lavorato su questo.”

Sui migliori centrocampisti della Serie A: Brozovic, in assoluto. Poi Lobotka quest’anno, Locatelli, Milinkovic-Savic e Barella.”

Su Locatelli: “Quest’estate mi ci sono allenato ed è veramente fortissimo. E mi piace molto come calcia, sia di destro che di sinistro. E ne voglio dire un altro: Luis Alberto.”

Sul ritorno alla Juventus: “Vedremo in estate, credo di sì. Mi ha fatto crescere, per adesso pensiamo all’ultima giornata di campionato, poi l’Europeo U21 e quindi la prossima stagione. Quest’estate quando mi sono allenato con la Juventus ho capito il livello che c’è e sentivo che mi mancasse un gradino per poter giocare con loro.”

Su Fagioli: “Siamo molto amici dai tempi della Nazionale, ci sentiamo spesso. Si è infortunato ma sono molto felice per lui, all’inizio ha faticato ma poi le qualità sono venute fuori.”

Visualizza l' imprint del creator