Milannews24
·1 novembre 2024
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PAROLE – «Se proverò a restare ancora fermo in caso di un gol monzese? Ci proverò. Sarà una partita emozionante. Ho invitato Paolo Scaroni, Giorgio Furlani e Zlatan Ibrahimovic a cena allo stadio prima della partita per un risotto alla… monzese. Il 4-2 dell’anno scorso? Io non guardai il secondo tempo per l’emozione. Andai a casa di mia sorella: chiusi in cucina io e lei a bere un the caldo. Quest’anno ho portato via dallo stadio tutta la famiglia a Verona dopo il primo tempo (vittoria del Monza 3-0, ndr). Ero un imprenditore, mi occupavo della mia Elettronica Industriale. La mia segretaria mi avvisò che Silvio Berlusconi, che non conoscevo, mi aveva invitato a cena, nella sua abitazione di Arcore. ‘Cosa devo rispondere’ mi disse lei. ‘Che ringrazio e accetto!’. Ero quasi arrivato a Siena, girai la macchina e tornai in Brianza. Resterà la persona che mi ha cambiato la vita, il mio maestro. Era buono e generoso. Il motivo dell’invito? Mi presentai con uno dei miei soci, Aurelio Cazzaniga, un altro maestro per me, e alla cena era presente anche Fedele Confalonieri. Con una lucidità incredibile Berlusconi mi spiegò che aveva in mente di creare tre reti televisive nazionali. Mi chiese se la mia società fosse in grado di aiutarlo in questo progetto. Dissi di sì. Senza sapere nulla della mia azienda mi disse che avrebbe acquistato il 50% di Elettronica Industriale: ‘Faccia lei il prezzo’. Stretta di mano e parti la nostra avventura. Aveva 43 anni, quando andavo a trovarlo entravo ad Arcore camminando, uscivo volando: aveva una capacità di motivarti incredibile. Era il Guardiola degli imprenditori, anzi molto più bravo di Pep».