Monza, in chiusura la cessione del club al fondo Beckett Layne Ventures | OneFootball

Monza, in chiusura la cessione del club al fondo Beckett Layne Ventures | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Calcio e Finanza

Calcio e Finanza

·24 giugno 2025

Monza, in chiusura la cessione del club al fondo Beckett Layne Ventures

Immagine dell'articolo:Monza, in chiusura la cessione del club al fondo Beckett Layne Ventures

È ormai alle fasi finali la trattativa per la cessione del Monza da parte di Fininvest, la holding della famiglia Berlusconi che ha rilevato il club brianzolo nel 2018 portandola dalla Serie C alla A, dove approda per la prima volta nella sua storia ultracenteneria.

Come riporta l’edizione odierna de Il Sole 24 Ore, c’è stata una accelerazione che sembrerebbe quella decisiva per la vendita del club nelle ultime settimane, con Fininvest che a inizio mese ha incontrato diversi soggetti interessati a subentrare nel Monza. A spuntarla però sarebbe un consorzio di investitori messo insieme da Mauro Baldissoni, ex dirigente della Roma prima di Di Benedetto e poi con Pallotta.


OneFootball Video


Il gruppo interessato è Beckett Layne Ventures, una società di venture capital con sede a Larchmont, New York. È stata fondata nel 2018 ed è guidata da Brandon Berger, che in passato è stato Chief Digital Officer Worldwide di Ogilvy & Mather, una delle più importanti agenzie pubblicitarie del mondo.

Per quanto riguarda la valutazione del Monza, secondo quanto trapelato, il club è stato valutato per una cifra intorno ai 30 milioni di euro. Secondo quanto concordato fra le parti, Beckett rileverebbe subito l’80% con Fininvest che quindi rimarrebbe come socio di minoranza con il restante 20%, ma con il gruppo USA che potrebbe rilevare la totalità entro circa un anno.

Tra gli addetti ai lavori filtra un cauto ottimismo sul buon esito di un’operazione che non era invece andata in porto lo scorso ottobre, quando era stato avviato un dialogo con Gamco Investors. Quest’ultimo fondo americano, che gestisce asset per 32 miliardi di dollari investiti in oltre 800 società quotate — tra cui Paramount Global, United Rentals e Textron — fa capo a Mario Gabelli, magnate di origini italiane nato a New York, con radici familiari a Solignano, in provincia di Parma. Per Gamco, a seguire il dossier era Alec Boccanfuso, manager del gruppo e referente per l’Europa, con l’assistenza di Palella Holdings.In precedenza si era parlato anche di Orienta Capital Partners, ma la trattativa con questo fondo si era interrotta nella prima metà di maggio dell’anno scorso.

Adesso Beckett Layne Ventures sembra aver preso un netto vantaggio rispetto a un fondo texano, anche se rimane comunque un clima di attesa fino alla firme e ai conseguenti annunci delle parti sul buon esito dell’operazione di vendita che riguarderebbe, come detto, la maggioranza del Monza.

Fininvest, che anche dopo la morte di Silvio Berlusconi due anni fa, non ha fatto mai mancare il suo apporto e appoggio, come ribadito dall’amministratore delegato del Monza, Adriano Galliani (che potrebbe rimanere anche con il cambio di proprietà), ma ha sempre ritenuto il club brianzolo come un investimento simbolico per la città in memoria del proprio fondatore, più che un asset strategico e fondamentale.

Il perché risiede nel fatto che la situazione economica del Monza è tutt’altro che positiva e ha consentito una continua immissione di capitali da parte della holding proprietaria. Al 31 dicembre 2024, ultimo bilancio depositato, il Monza ha registrato ricavi in crescita da 68,3 a 82,9 milioni di euro in un anno, ma con un rosso di 48 milioni, dopo i 60 milioni di disavanzo nel 2023 e i 65,4 milioni del 2022. La recente retrocessione ha inoltre comportato una svalutazione a bilancio per Fininvest. Nonostante ciò, l’interesse degli investitori per la società brianzola non sembra essere venuto meno e si è vicini a un nuovo capitolo per il Monza.

Visualizza l' imprint del creator