Calcio e Finanza
·16 dicembre 2024
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Ferrari e Juventus. Dopo aver parlato di Stellantis e del momento del settore dell’automotive in Italia, Luca Cordero di Montezemolo analizza la situazione nelle altre due realtà di Exor, che lo hanno visto fra i grandi protagonisti del passato.
«Per la sindrome da pareggio, l’Avvocato si sarebbe inventato una delle sue battute – ha commentato Montezemolo a “La Politica nel Pallone” di Emilio Mancuso, puntata numero 745, su Radio GR Parlamento –. Il calcio quest’anno regala due cose belle, l‘Atalanta in grado di lottare per lo scudetto e la rinascita del Napoli, per il sud è importante e vederlo tornare competitivo è una bella cosa. Stimo molto Simone Inzaghi per il suo comportamento. È un campionato ancora imprevedibile con due delusioni, il Milan e la Juventus. Una Juve così non mi entusiasma nella maniera più assoluta, non solo nei risultati ma anche nel gioco».
Passando alla Formula 1 e alla Ferrari in particolare: «Finalmente c’è un elemento positivo con la Ferrari che all’ultimo Gran Premio si è presentata bene, in grado di vincere. Se penso ad Alonso nel 2010 mi sento male, ci sarebbe bastato un quarto posto. Quest’anno ha avuto alti e bassi, ma ha reagito bene lottando fino all’ultimo per il Mondiale Costruttori. Nell’ultima gara sono rimasto impressionato da Norris, ma la Ferrari è migliorata molto. Ci sono le premesse per un buon campionato l’anno prossimo, speriamo sia quello buono. Poi nel 2026 si ripartirà da zero».
«Hamilton è un fenomeno come Verstappen – ha proseguito Montezemolo –, non è stata un’operazione di marketing il suo arrivo in Ferrari, lui vuole chiudere la sua carriera vincendo in Rosso. Leclerc è giovane, ma anche lui ha bisogno di vincere. Però ci vuole una macchina ancora più competitiva per tutta la stagione. E anche una chiarezza di gestione all’interno del team. Mi auguro di vedere la Ferrari davanti a tutti in futuro. Quest’anno la macchina migliore è stata la McLaren, spero di poter dire l’anno prossimo che sia la Ferrari a meritare questo titolo».
Un ricordo di Michael Schumacher: «Michael è nella storia della Ferrari è il pilota più vincente, sempre vicino alla squadra. È una grande mancanza nella mia vita, ho passato con lui degli anni indimenticabili, dentro e fuori dalla pista. Sento spesso la moglie Corinna, la figlia è diventata una grande campionessa con i cavalli. Schumacher è un pezzo di storia e ci manca molto».
Un’ultima battuta su Flavio Briatore: «Briatore era un ricco signore, ma nessuno deve dimenticare che Flavio con la Benetton ha fatto dei miracoli. Luca De Meo ha fatto la scelta giusta a prenderlo, sono contento per Flavio anche se all’Alpine la strada per vincere è lunga. Ho visto delle belle gare di Gasly, ma questo non basta. Penso che per l’anno prossimo anche loro miglioreranno. Oggi la Formula 1 è diventata veramente una competizione mondiale, parliamo di tutti i continenti. Quest’anno c’è stato un campionato imprevedibile».
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