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Andrea Agostinelli·18 giugno 2018
Mondiali: il fallito attentato in Inghilterra-Tunisia nel 1998

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Andrea Agostinelli·18 giugno 2018
Una notizia rimasta segreta per quasi dieci anni.
Sparare ai giocatori. Utilizzare bombe per colpire la panchina. Lanciare granate sugli spalti per uccidere quanti più spettatori possibili.
È questo il piano smascherato dalla Europol – l’Ufficio di polizia europea – pianificato per il 15 giugno 1998, giorno di Inghilterra-Tunisia, allo stadio Velodrome di Marsiglia. Un attentato curato in ogni dettaglio.
E organizzato da Osama Bin Laden.
Nel corso della partita, alcuni esponenti del Gruppo Islamico Armato, la cellula terroristica a cui si appoggiò per l’occasione Al-Qaeda, avrebbero dovuto colpire a morte alcuni giocatori della nazionale inglese.
Nello specifico un kamikaze si sarebbe dovuto far esplodere insieme al portiere David Seaman, un altro dei terroristi avrebbe dovuto lanciare bombe contro la panchina inglese con l’obiettivo di uccidere il commissario tecnico Glenn Hoddle, David Beckham e Michael Owen mentre una terza persona avrebbe dovuto invadere il campo per sparare a brucia pelo al capitano Alan Sherear.
Successivamente, un altro gruppo di terroristi avrebbe dovuto fare irruzione nell’albergo in cui alloggiava la nazionale degli U.S.A. per uccidere tutti i giocatori mentre un terzo plotone avrebbe dovuto dirottare un aereo di linea per poi schiantarsi sulla centrale nucleare di Civaux.
L’attacco venne smascherato da un’operazione congiunta delle polizie di Francia, Belgio, Italia, Germania e Svizzera che il 26 maggio 1998 portò all’arresto di un centinaio di persone sparse per tutta Europa.
Per anni nessuno dei diretti interessati venne a conoscenza della notizia, che divenne di dominio pubblico solamente a quasi dieci anni di distanza.
“Sapevamo che la nazionale inglese era un obiettivo sensibile ma non eravamo a conoscenza di un piano terroristico” ha affermato nel 2009 l’ex responsabile della comunicazione della FA David Davies, una teoria confermata anche da Glen Hoddle: “C’erano stati diversi incidenti per le strade la notte precedente (riferimento agli incidenti causati dagli hooligans inglesi ndr).
“All’epoca non ne ero a conoscenza ma anni dopo mi raccontarono del piano per far saltare in aria la nostra panchina. Non mi sarebbe mai passato per la mente che una cosa del genere potesse accadere“.