Calcio e Finanza
·10 giugno 2019
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·10 giugno 2019
Guida Mondiale femminile 2019 – Si sta disputando in Francia l’ottava edizione del Campionato del Mondo di calcio femminile dove stiamo assistendo ad un grandissimo ritorno da parte delle nostre azzurre, che non centravano la qualificazione da ben vent’anni.
Il torneo è iniziato con la partita inaugurale al Parco dei Principi di Parigi venerdì 7 Giugno alle ore 21 dove la Francia ha sconfitto la Corea del Sud con un netto 4-0 e terminerà con la Finale di Lione di domenica 7 Luglio alle ore 17. La novità più significativa è l’utilizzo per la prima volta in un Mondiale di calcio femminile del video assistant referee (VAR).
Sky e Rai sono broadcaster del Fifa Women’s World Cup France 2019. Le partite saranno in totale 52, la maggior parte di queste (37) saranno un’esclusiva della pay-tv e le restanti 15 comprese quelle dell’Italia saranno visibili anche in chiaro sui canali Rai e Rai Sport.
Per le azzurre il torneo è iniziato il 9 giugno (alle ore 13) contro l’Australia, una gara che ha regalato i tre punti alla formazione di Bertolini, che il 14 giugno sfiderà invece la debuttante Giamaica (alle ore 18) e il 18 giugno sarà impegnata contro il Brasile (alle ore 21).
Le qualificazioni hanno avuto inizio il 6 aprile 2017 e si sono concluse il 13 novembre 2018. Prevedevano turno preliminare, girone di qualificazione e play-off, hanno partecipato 46 squadre nazionali membri della UEFA con l’esordio per le nazionali di Andorra e Kosovo.
Ventiquattro sono state le squadre che si sono garantite l’accesso al mondiale, le quali sono state sorteggiate lo scorso 8 dicembre 2018 presso il centro “La Seine Musicale” sito sull’isola Ile Seguin, decretando i sei gironi così composti:
Le 24 squadre qualificate sono state poi divise in sei gironi composti a loro volta da quattro squadre. Le prime due di ogni girone passeranno automaticamente agli ottavi insieme alle quattro migliori terze. In caso di parità fra più squadre al termine della fase a gironi, le posizioni in classifica verranno determinate tenendo presenti, nell’ordine, i seguenti criteri:
Finita la fase a gironi, si passerà alla fase ad eliminazione diretta, proprio come succede nei campionati mondiali ed europei maschili: ottavi, quarti, semifinale ed infine la tanto attesa finale.
L’Italia è partita forte dopo un’assenza durata ben 20 anni. Il girone sulla carta non era dei più semplici, ma la vittoria sull’Australia ha dato uno slancio importante in chiave qualificazione. Oltre al temutissimo Brasile, le azzurre troveranno sul loro cammino anche la Giamaica, che è alla prima apparizione alla competizione mondiale. L’obiettivo dichiarato è sicuramente quello di arrivare agli ottavi di finale. Ricordiamo che il miglior piazzamento per le azzurre risale al 1991, quando arrivarono ai quarti di finale.
La grandissima favorita per la vittoria finale è sicuramente la Nazionale statunitense, campione in carica con il trionfo in Canada del 2015. Le americane, che detengono il record di mondiali femminili vinti (3) punteranno come al solito alla componente fisica per difendere il titolo e tentare di raggiungere la quinta finale della loro storia.
Nei mesi scorsi, ventotto calciatrici della nazionale hanno presentato una causa nei confronti della loro federazione calcistica per discriminazione di genere. Le calciatrici sostengono che nei loro confronti vi sia una discriminazione di genere istituzionalizzata messa in atto dai dirigenti federali che impone loro un trattamento deteriore rispetto a quello dato dalla stessa federazione ai calciatori della nazionale maschile, sia sotto il profilo economico, sia sotto altri aspetti, come l’accesso agli impianti o all’assistenza medico sportiva.
Per storia e tradizione, è da tenere sotto controllo il team tedesco, una delle rappresentative calcistiche maggiormente titolate nella storia del calcio femminile. Due volte vincitrice del Campionato mondiale di calcio (2003 e 2007), seconda nazionale più titolata dopo gli Stati Uniti, fa della Germania l’unica nazione ad aver vinto il titolo mondiale in entrambe le categorie, per uomini e per donne. Dopo quella statunitense la nazionale tedesca è la seconda anche per numero di piazzamenti tra le prime quattro nel campionato mondiale femminile e per numero di finali e di partite disputate. Ha vinto inoltre otto (su dodici edizioni) Campionati europei, sei dei quali consecutivi.
Le favorite quindi potrebbero essere Usa e Germania, ma subito dietro c’è la Francia. La nazionale transalpina dispone di un’ottima rosa e, giocare davanti al proprio pubblico può dare quella spinta necessaria per la conquista del titolo. Le francesi avranno a disposizione Eugenie Le Sommer, in forza all’ Olympique Lione. Calciatrice molto duttile, impiegata come centrocampista o all’occorrenza anche come attaccante, andata in goal ben 64 volte in 164 presenze con la maglia della sua nazionale.
Da non sottovalutare è sicuramente la squadra brasiliana, fanno della qualità il loro punto di forza, ma peccano ancora un po’ a livello tattico. La campionessa è Marta, che tuttavia a causa di una piccola lesione muscolare potrebbe saltare parte delle gare iniziali. Soprannominata anche “il Pelè in gonnella” è stata riconosciuta negli anni come una delle migliori giocatrici del Mondo. Un tributo va anche dato alla Formiga la quale potrebbe essere la prima persona a disputare per la settima volta consecutiva un Mondiale di Calcio, record che riguarda sia il calcio femminile che maschile.
Una notizia che richiama l’attenzione per questo sport, è quella dell’autoesclusione della vincitrice della prima edizione del pallone d’oro femminile Ada Hegerberg, che in forma di protesta non parteciperà al campionato mondiale come calciatrice. Secondo l’atleta, la Federazione norvegese investirebbe poche risorse nel calcio femminile. La Norvegia è un paese che prende molto seriamente la parità di genere, e già nel 2018 tramite la Federcalcio aveva stabilito parità di salario per calciatori e calciatrici.
Groupama Stadium – Lione
Il Groupama Stadium, noto anche come Parc Olympique Lyonnais o Stade des Lumières è lo stadio di proprietà del Club francese Olympique Lione. Ѐ situato nel comune di Décines-Charpieu, metropoli nella periferia di Lione nella regione Alvernia-Rodano-Alpi.
Inaugurato nel 2016, con una capienza di 59.186 posti a sedere ospita le gare casalinghe della formazione transalpina. Oltre ad ospitare 3 partite importanti del Fifa Women’s World Cup France 2019, ha ospitato anche la finale della UEFA Europa League 2017-18 e le finali di rugby European Rugby Challenge Cup 2015-2016 ed European Rugby Champions Cup 2015-2016.
Ospita 3 partite:
Parco dei Principi – Parigi
Lo stadio Parc des Princes, è uno stadio ubicato nel XVI arrondissement di Parigi. Inaugurato nel 1972 con una capienza di 48.527 posti, ospita le partite casalinghe del Paris Saint-Germain. Oltre ad ospitare le partite del Psg e della Nazionale di calcio francese, il Parco dei Principi, dove si sono scritte alcune delle pagine più importanti dello sport transalpino, ospita anche le partite di rugby della nazionale e concerti di livello internazionale.
Ospita 7 partite:
Allianz Riviera – Nizza
L’Allianz Riviera di Nizza inaugurato nel settembre 2013 è uno stadio multiuso, che ospita le partite casalinghe del Nizza, utilizzato sia per gli incontri di calcio che per quelli di rugby.
Ha una capacità di 35.624 posti a sedere, ed è stato il teatro dell’incredibile vittoria della nazionale Islandese ai danni di quella Inglese nell’incontro di ottavi di finale del torneo.
Ospita 6 partite:
Stade de la Mosson – Montpellier
Lo stadio della Mosson nella città di Montpellier, nella sua parte occidentale nel quartiere di La Paillade, a 5 km dal centro.
Lo stadio attualmente ospita le partite casalinghe del Montpellier e con la sua capacità è di 32.939 posti a sedere è il decimo stadio francese per capienza; inoltre, oltre che del campionato del mondo 1998, fu sede anche di alcuni incontri della Coppa del Mondo di rugby 2007, e tuttora ospita incontri della Nazionale di calcio.
Il nome la Mosson proviene dal fiume omonimo che scorre a prossimità e il nome ufficiale della struttura Stade de la Mosson-Mondial 98 fu dato per i Mondiali di calcio 1998.
Ospita 5 partite:
Roazhon Park – Rennes
Lo stadio Roazhon Park è situato nella città di Rennes. Inaugurato nel 1912 e poi ristrutturato dal 1999 al 2004. Ospita le partite casalinghe del Rennes con una capienza di 29.778 posti a sedere.
Oltre ad ospitare le partite delle Nazionali maschili e femminili, nel 2016 ha ospitato anche le semifinali del torneo Top 14 rugby union.
Ospita 7 partite:
Stade du Hainaut – Valenciennes
Lo stadio Hainaut situato nella regione Nord-Pas-de-Calais nella città di Valenciennes in Francia. Inaugurato nel 2011, con una capienza di 25.000 posti a sedere, ma che per i concerti possono aumentare a circa 40.000, ospita le partite casalinghe del Valenciennes FC che milita nella Ligue 2 Francese.
Ospita 6 partite:
Stadio Océane – Le Havre
Lo stadio Océane Le Havre è situato nella città di Havre, che si trova sulla riva destra dell’estuario della Senna, in Francia.
Inaugurato nel 2012 con 25.178 posti a sedere, ospita le partite casalinghe del Le Havre Athletic Club che milita nella Ligue 2 Francese, famosa perché squadra più antica del Calcio Francese.
Ospita 7 partite:
Stade Auguste-Delaune – Reims
Lo stadio Auguste Delaune in precedenza chiamato “Stade Municipal Velodrom” si trova nella città di Reims situato nel dipartimento della Marna nella regione Grande Est.
Inaugurato nel 1931, con ultima ristrutturazione nel 2008, ha 21.684 posti a sedere e ospita le partite casalinghe del Stade de Reims.
Ospita 6 partite:
Stade des Alpes – Grenoble
Lo stadio Des Alpes situato nella città di Grenoble capoluogo del dipartimento dell’Isère, antica capitale del Delfinato nel parte Sud-Orientale della Francia.
Inaugurato nel 2008, con 20.068 posti a sedere ospita le partite casalinghe della squadra di calcio del Grenoble foot 38 e quelle della squadra di rugby del Grenoble Rugby.
Ospiterà 5 partite:
Il calcio femminile negli ultimi anni sta dunque cambiando faccia, in punta di piedi sta via via percorrendo una strada, quella del riconoscimento sportivo pari a quello maschile. Alcune nazioni si sono già mosse in questa direzione, cambiando lo status delle atlete da dilettanti a professioniste.
In Italia tutt’oggi, non sono inquadrate con un contratto di lavoro vero e proprio. Vige ancora una legge, la n. 91 del 1981 e mai emendata, in base alla quale nessuna delle 4 discipline professionistiche riconosciute in Italia – basket, golf, ciclismo e, appunto, calcio – assegna questo status anche alle donne. Atlete che dunque non solo non sono tutelate dal punto di vista sanitario ma anche da quello fiscale.
Articolo a cura di Giorgio Bulzomì e Andrea Bianchini