Mondiale per Club, perché così tante sospensioni per i fulmini: cosa dice il regolamento | OneFootball

Mondiale per Club, perché così tante sospensioni per i fulmini: cosa dice il regolamento | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Calcio e Finanza

Calcio e Finanza

·29 giugno 2025

Mondiale per Club, perché così tante sospensioni per i fulmini: cosa dice il regolamento

Immagine dell'articolo:Mondiale per Club, perché così tante sospensioni per i fulmini: cosa dice il regolamento

Un aspetto particolare di queste prime giornate del Mondiale per Club negli Stati Uniti riguarda le frequenti sospensioni dovute a condizioni atmosferiche che, a prima vista, non sembrano particolarmente gravi.

Negli USA, però, la sola presenza di fulmini è sufficiente a causare l’interruzione temporanea di qualsiasi attività all’aperto. Mentre in Europa queste circostanze raramente comportano la sospensione di eventi sportivi, negli Stati Uniti si tratta di una prassi consolidata.


OneFootball Video


L’ultimo episodio si è nella notta italiana fra sabato e domenica e ha visto la sospensione di ben due ore di Chelsea e Benfica, che si trovava sull’1-0 per gli inglese a circa 5 minuti dalla fine. Alla ripresa c’è stato il pareggio dei portoghesi in pieno recupero con la gara che si è protratta quindi per diverse ore.

Ma la stessa situazione, con differenze di durata visto che si trattava di partite valide per la fase a gironi e quindi senza supplementari, si è verificata tra Boca Juniors e Auckland City, interrotta per la presenza di fulmini nella zona. E poi gli incontri tra Mamelodi Sundowns e Ulsan, Pachuca e Salisburgo, Palmeiras e Al Ahly (giocata al Met Life Stadium nel New Jersey, a pochi chilometri da Manhattan), e Benfica contro Auckland City.

Perché sospensioni fulmini Mondiale per Club – Le disposizioni del National Weather Service

Negli Stati Uniti, il National Weather Service impone la sospensione di almeno trenta minuti per ogni evento outdoor in caso di fulmini avvistati nel raggio di sei miglia. L’ente meteorologico promuove la cosiddetta “regola del 30-30”: si fermano le attività se il tuono si sente entro trenta secondi dalla vista del fulmine. Fino agli anni Novanta, queste situazioni venivano spesso sottovalutate, e si tendeva a far proseguire le partite anche in presenza di fulmini. Negli ultimi vent’anni, invece, le misure sono diventate molto più severe, anche se non esiste una normativa federale vera e propria: si seguono le linee guida del National Weather Service in modo piuttosto rigido, soprattutto per gli eventi estivi all’aperto.

Le statistiche parlano chiaro: ogni anno, almeno trenta persone muoiono negli Stati Uniti a causa di un fulmine, e altre trecento riportano lesioni gravi. Un esempio recente di quanto possa essere reale il pericolo si è verificato proprio venerdì 20 giugno. Durante la sospensione di Palmeiras-Al Ahly, poco distante dal Met Life Stadium, a Central Park, un ragazzo di quindici anni è stato colpito da un fulmine ed è stato ricoverato in gravi condizioni al Columbia University Medical Center.

Visualizza l' imprint del creator