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·18 giugno 2025
Mondiale per club, Lautaro risponde a Ramos, ma l’Inter delude all’esordio: 1-1 con il Monterrey

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·18 giugno 2025
Debutto tra luci e ombre per i nerazzurri al Mondiale per Club. Messicani avanti con Sergio Ramos, pareggia Lautaro. I ragazzi di Chivu ora si giocano il passaggio del turno sabato contro l’Urawa Red Diamonds.
Esordio complicato per l’Inter nel Mondiale per Club 2025. Allo stadio Rose Bowl di Pasadena, i nerazzurri si fermano sull’1-1 contro i messicani del Monterrey, al termine di una gara dal doppio volto. Non basta il gol del capitano Lautaro Martínez per cancellare la delusione europea e rilanciare le ambizioni in campo internazionale. Il pareggio, infatti, complica il cammino del gruppo E: la prossima gara contro i giapponesi dell’Urawa Red Diamonds (sabato 21 giugno, ore 21 italiane) sarà già decisiva.
Primo tempo: Inter opaca, Monterrey cinico L’avvio della nuova era targata Chivu non entusiasma. Il tecnico romeno, alla sua prima ufficiale dopo la breve gestione post-Inzaghi, conferma l’impianto del 3-5-2 e sceglie la continuità. Tuttavia, i nerazzurri faticano a trovare fluidità e intensità: ritmi bassi, manovra prevedibile, scarsa intesa tra Esposito e Lautaro.
L’occasione più nitida arriva a metà frazione, quando Barella serve in profondità Darmian, che però spreca malamente. È invece un errore di Bastoni a concedere al Monterrey la chance per passare: corner nato da un tiro di Ocampos e colpo di testa vincente di Sergio Ramos, che anticipa Acerbi e sovrasta Pavard. Il gol sveglia il pubblico e, finalmente, anche l’Inter.
Carlos Augusto si accende sulla fascia sinistra e, dopo aver sfiorato l’assist per Esposito, trova Lautaro in area: il capitano nerazzurro sfrutta al meglio una punizione ben battuta da Asllani e punisce una linea difensiva messicana inspiegabilmente alta.
Secondo tempo: cresce l’Inter, ma senza concretezza Nella ripresa si vede qualcosa in più. Chivu inserisce Luis Henrique, arretrando Darmian in difesa, e poi cambia modulo con l’ingresso di Sucic: il croato affianca Barella a centrocampo, mentre Mkhitaryan agisce tra le linee. Successivamente, entrano anche Thuram e Zalewski, con l’Inter che passa al 3-4-2-1.
L’assetto offensivo garantisce maggiore spinta e pressing alto, ma i nerazzurri continuano a essere imprecisi negli ultimi metri. Barella sfiora il vantaggio su azione di Bastoni, poi è Canales a colpire un clamoroso palo dal limite, mettendo i brividi a Sommer.
Nel finale, Lautaro e Zalewski sprecano due buone occasioni per chiudere i conti. Al 93’ è addirittura il Monterrey a sfiorare il colpaccio con Deossa, fermato in extremis. Alla fine, il pareggio premia più i messicani, mentre l’Inter esce dal campo con molti interrogativi.
Prime indicazioni e nodo difesa I segnali positivi non mancano: la reazione dopo lo svantaggio, l’impatto di alcuni nuovi innesti come Luis Henrique e Sucic, la voglia di aggredire alti gli avversari. Tuttavia, le lacune restano evidenti: la difesa continua a concedere troppo, l’attacco manca di alternative valide oltre ai titolari, e la condizione fisica è ancora lontana dal top.
Chivu avrà poco tempo per trovare le contromisure. Contro l’Urawa Red Diamonds non si potrà sbagliare: serve una vittoria per continuare a inseguire il sogno mondiale.
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