Mondiale per Club, la verità che nessuno dice! Ecco perché gli stadi sono vuoti e chi ci sta guadagnando miliardi. Ma la Fifa è contenta, Infantino ha vinto la scommessa… | OneFootball

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Calcionews24

·28 giugno 2025

Mondiale per Club, la verità che nessuno dice! Ecco perché gli stadi sono vuoti e chi ci sta guadagnando miliardi. Ma la Fifa è contenta, Infantino ha vinto la scommessa…

Immagine dell'articolo:Mondiale per Club, la verità che nessuno dice! Ecco perché gli stadi sono vuoti e chi ci sta guadagnando miliardi. Ma la Fifa è contenta, Infantino ha vinto la scommessa…

Mondiale per Club, una riflessione sull’interesse generato dalla manifestazione in vista degli ottavi di finale. Tutti i dettagli

Nonostante un evidente scetticismo iniziale e la problematica degli stadi semi-vuoti, il nuovo Mondiale per Club si sta rivelando un indiscutibile successo strategico per la FIFA. Secondo un’approfondita analisi di Calcio e Finanza, l’obiettivo primario di Gianni Infantino per questa prima edizione non era tanto l’incasso immediato, quanto il “radicare” un torneo solido nel calendario internazionale. Una mossa necessaria per creare un secondo pilastro di ricavi costante e ridurre il divario finanziario con la UEFA, che nel quadriennio 2021/24 ha registrato entrate per 20,8 miliardi contro i soli 7,5 della FIFA, i cui bilanci dipendono quasi esclusivamente dal Mondiale per nazionali.La strategia sembra aver centrato il bersaglio. I segnali positivi sono molteplici e concreti: i grandi club europei esclusi, da Liverpool a Barcellona e Milan, stanno già facendo pressioni per un allargamento del format o per una modifica dei criteri di qualificazione in vista dell’edizione 2029. Allo stesso tempo, ben cinque nazioni (Australia, Brasile, Marocco, Spagna e USA) si sono già candidate per ospitare il prossimo torneo, fiutando il potenziale del business. Un successo reso possibile anche dal miliardo di euro investito da DAZN per i diritti tv globali, un’operazione sostenuta dall’ingresso del fondo sovrano saudita PIF nel capitale della media company.

Certo, il nodo degli stadi rimane. I dati analizzati da Calcio e Finanza mostrano un tasso di riempimento medio del 56,2%, un numero basso ma diretta conseguenza della scelta di privilegiare il mercato televisivo europeo, programmando partite nel primo pomeriggio americano in condizioni climatiche spesso proibitive. Tuttavia, a fronte di questo sacrificio, il riscontro televisivo è stato eccellente, con le partite delle italiane trasmesse in prima serata su Mediaset che hanno spesso vinto la gara degli ascolti. In conclusione, nonostante le criticità, l’obiettivo di consolidamento del torneo appare raggiunto, ponendo le basi per un futuro economicamente florido e strategicamente vincente per la FIFA.

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