Calcio e Finanza
·10 aprile 2025
Mondiale per Club, la FIFA versa 1 milione a ciascuna delle città ospitanti

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·10 aprile 2025
Il presidente della FIFA, Gianni Infantino, ha annunciato che il massimo organo del calcio mondiale riconoscerà 1 milione di dollari (al cambio attuale, 913mila euro) a ciascuna delle 11 città che ospiteranno le partite del prossimo Mondiale per Club, che inizierà il 15 giugno con la finalissima in programma il 13 luglio.
L’obiettivo è quello di favorire la costruzione di campetti da calcio in giro per le varie città, visto che nel 2026 gli Stati Uniti ospiteranno, insieme a Messico e Canada, i Mondiali 2026 che per la prima volta vedranno protagoniste 48 nazionali.
«Ci sta a cuore il nostro ruolo sociale, ed è per questo che siamo in procinto di fondare la FIFA Foundation USA. Inoltre, per lasciare un’eredità del Mondiale per Club FIFA negli Stati Uniti, contribuiremo con un milione di dollari a ciascuna delle 11 città che ospiteranno le partite, per sostenere progetti sociali locali – ha dichiarato il presidente della FIFA Gianni Infantino –. Questo significa idealmente installare mini campi da calcio e organizzare attività calcistiche per bambini in queste aree, laddove ce n’è più bisogno in ogni città. È qualcosa che garantirà un impatto duraturo di questo torneo globale rivoluzionario».
Infantino, che si trova negli Stati Uniti per diverse visite istituzionali nelle città che ospiteranno il Mondiale per Club, ha poi aggiunto: «Questo è un simbolo e un segno del fatto che vogliamo fare qualcosa per la comunità, perché una delle cose che mi colpisce qui in Nord America, e che deve cambiare, è la carenza di strutture adeguate per giocare a calcio in un ambiente adatto. Quindi, dare qualcosa, contribuire alla costruzione di strutture nelle aree delle città di Atlanta, Charlotte, Cincinnati, Los Angeles, Miami, Nashville, New York/New Jersey, Orlando, Philadelphia, Seattle e Washington DC, dove ce n’è più bisogno, è qualcosa che dobbiamo fare. È nostra responsabilità e spero che molti seguiranno il nostro esempio».